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Notti insonni, pagina Tripadvisor del ristorante oscurata a causa delle recensioni negative sul locale e insulti arrivati via web. Il tutto proprio ad un mese dal suicidio della ristoratrice di Lodi, vittima dell’odio scaricato su di lei dalla rete. Sono giorni difficili per Ekla Vasconi, titolare del ristorante Rigoletto di Mantova, dopo gli attacchi rivolti ai tre colleghi con cui ha partecipato al programma televisivo «4 ristoranti» condotto da Alessandro Borghese. La puntata è stata registrata nei giorni scorsi e andrà in onda in chiaro domani (a pagamento è già stata vista). Durante la trasmissione Ekla si era lasciata sfuggire frasi ed espressioni del viso poco lusinghiere nei confronti dei colleghi, i titolari dei ristoranti cittadini Giallo zucca, Materia prima e Osteria al gallo. Subito sul sito di Tripadvisor sono arrivati insulti e recensioni negative del locale tanto da indurre la piattaforma ad oscurare il sito del Rigoletto.
Ekla ha ammesso di essersi «comportata male, tanto da risultare cattiva e vipera, un lato di me che nella vita di tutti i giorni non mi caratterizza. Se fossi così, non potrei fare questo mestiere. Mi sono lasciata prendere la mano». «Da giorni non chiudo occhio. Da quando è andata in onda la puntata di "4 Ristoranti", non faccio che ricevere commenti di odio. Addirittura attaccano la foto di me con mio figlio. Sono stata costretta a chiudere tutti i profili social. Ho la testa piena di pensieri, ma non ho niente da nascondere». A sua giustificazione prende i trucchi del montaggio, quel carpire alcune frasi «senza che fossimo consapevoli di essere ripresi» e che poi sono state trasmesse «con le mi espressioni facciali abbinate a situazioni diverse». L’unica consolazione è che «i clienti che mi conoscono non mi hanno abbandonata perché sanno che persona sono. Gli attacchi sono arrivati da chi non mi conosce». Ai tanti odiatori che l’hanno presa di mira ricorda che «si tratta solo di un gioco, i miei colleghi hanno capito». E infatti, i tre ristoratori rivali le hanno espresso solidarietà: «Ci siamo resi conto di ciò che stava accadendo - dice Sciko Saccani di Giallo Zucca a nome di tutti - e delle pesanti ripercussioni ai danni di una persona che come noi ha partecipato solo a un gioco. Gli attacchi a livello personale e familiare sono fuori luogo, eccessivi e sbagliati».
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