nel natisone
I soccorritori hanno intercettato questa mattina il segnale di uno dei cellulari dei ragazzi dispersi nel fiume Natisone. Per questa ragione, le ricerche si concentreranno ora in quella specifica zona, anche se non è certo che, nel disperato tentativo di sottrarsi alla piena, lo smartphone sia rimasto addosso al suo proprietario. Si tratta comunque di u n elemento utile a beneficio delle decine di soccorritori che stanno operando lungo il corso del torrente, dal ponte Romano fino alla confluenza con il fiume Torre, a propria volta emissario dell’Isonzo. A intercettare il segnale emesso dal cellulare è stato proprio uno dei droni della Protezione civile che da questa mattina vengono utilizzati dai soccorritori, una delle apparecchiature impiegate per le ricerche. Non è stata resa nota l’area dove è stato individuato il segnale, ma è lì che per il momento si concentreranno le ricerche.
Sono riprese questa mattina le ricerche, anche con gli elicotteri, dei tre ragazzi dispersi, travolti dalla piena del fiume Natisone. I vigili del fuoco hanno mantenuto anche durante la notte un presidio nel campo base allestito a Premariacco, proseguendo le verifiche nella zona immediatamente a ridosso del ponte Romano. Da stamani, anche grazie a condizioni meteo migliori, sono in azione anche i droni della Protezione civile Fvg. A quasi 20 ore dalla scomparsa, le possibilità di trovare i dispersi ancora vivi sono quasi azzerate, sia per la velocità dell’acqua, sia per l’ipotermia. Gli esperti sono persuasi che il fiume possa restituire i corpi dei ragazzi perché il Natisone ha quello che è stato definito un carattere torrentizio estremo: a piene improvvise, come quella di ieri, fa seguito uno «sgonfiamento» altrettanto repentino, con portate d’acqua che improvvisamente si fanno esigue.
I tre ragazzi dispersi nel fiume Natisone, a Premariacco (Udine), avevano deciso di fare una passeggiata nel greto del corso d’acqua, per cercare un pò di relax dopo che una delle ragazze aveva sostenuto un esame all’Accademia di Belle Arti. Lo hanno confidato i parenti di Patrizia Cormos, di 20 anni, residente a Basaldella di Campoformido (Udine), che ieri mattina aveva, appunto, partecipato a una difficile sessione di test in Modellazione in 3D. Dunque, aveva accettato l’invito dell’amica Bianca Doros, di 23 anni, in Italia da pochi giorni per fare visita alla famiglia, di fare un giro in auto assieme al fidanzato di quest’ultima, un giovane di 25 anni residente in Austria, di cui non sono ancora state fornite le generalità per la difficoltà di avvisare i familiari. Quando sono giunti nella «spiaggia» di Premariacco, il cielo era incredibilmente sereno dopo tante ore di pioggia e l’accesso al greto era facile e completamente asciutto, così come il percorso che conduce alla collina che sorge al centro del letto del torrente.
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