Il caso
Il momento dell'arresto di Giacomo Bozzoli
Un testimone austriaco che lo scagionerebbe dall’accusa di aver ucciso lo zio Mario gettandolo nel forno della fonderia di famiglia a Marcheno l’8ottobre 2015. E' quanto ha detto Giacomo Bozzoli, ribadendo la sua innocenza, al procuratore Francesco Prete, annunciando anche di avergli inviato una lettera - in copia anche al procuratore generale Guido Rispoli e al presidente della prima sezione penale Roberto Spanò, il primo giudice che lo ha condannato - che però nessuno ha ancora ricevuto.
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