SOCCORSI
«Entro circa 3/4 ore la barella con l’infortunata potrebbe essere fuori dalla grotta. L’ultimo tratto è stato percorso più velocemente del previsto, grazie ai tratti disostruiti in precedenza e per la valutazione dei sanitari di evitare soste prolungate. Lo stesso tratto, lo scorso anno durante l’intervento, era stato percorso in circa 12 ore». Lo rende noto stasera il Soccorso alpino in merito alle operazioni di recupero di Ottavia Piana, la speleologa bloccata a seguito di una caduta nell’Abisso Bueno Fonteno da sabato pomeriggio e il cui recupero è in corso ininterrottamente da sabato notte. «Si tratta di una stima soggetta alle condizioni sanitarie dell’infortunata», precisa il Soccorso alpino.
Tra i soccorritori che stanno portando fuori dalla grotta la speleologa Ottavia Piana c'è anche Tullio Bernabei, speleologo che nel 1980 fu tra i primi a calarsi nel pozzo artesiano di Vermicino nel tentativo, purtroppo vano, di recuperare il piccolo Alfredino Rampi, caduto nella cavità.
«La difficoltà sta nel tempo e nella resistenza al dolore - racconta al Tg3 Lombardia prima di entrare nella grotta per raggiungere gli altri soccorritori -: documenteremo la risalita da un pozzo di 50 metri di altezza, dove la barella verrà issata con l’accompagnatore. Sarà un passaggio delicato ma non pericoloso perché fatto seguendo precise procedure chiare e sperimentate».
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