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Coincidenze: dal 1958 a oggi, le promozioni dell'Avellino "ogni morte di Papa"

Dal 1958 a oggi, le promozioni dell'Avellino ogni morte di Papa

21 Aprile 2025, 21:06

E’ morto Papa Francesco e i tifosi biancoverdi dentro di loro temevano di ricevere questa notizia. Non tanto per le precarie condizioni di salute del Pontefice, quanto per l’ormai consolidata coincidenza secondo cui le promozioni dell’Avellino avvengono una volta ogni morte di Papa. Così è stato. Neanche il tempo di festeggiare il prepotente ritorno in serie B, con canti e balli, fuochi di artificio, birra a gogò e lacrime sparse, sotto il Palazzo della Provincia in Piazza della Libertà ad Avellino al ritorno della squadra dalla trasferta vincente contro il Sorrento, ed ecco che la notizia arrivata puntuale come la morte, il giorno dopo i festeggiamenti. Conferma di una singolare coincidenza. E’ sempre stato così, da un secolo a questa parte, ad eccezione delle scomparse del genovese Benedetto XV, al secolo Giacomo della Chiesa, scomparso il 22 gennaio 1922, con l’Avellino che era una polisportiva più che una vera e propria società di calcio, e di Pio XI, ovvero Achille Ratti originario di Desio, in Lombardia, morto il 10 febbraio 1939, periodo di assoluta inattività sportiva, fino al 1940.

La strana coincidenza si materializza, per la prima volta, il 9 ottobre 1958 quando scompare Pio XII: al termine del campionato, l'Avellino viene ammesso in serie C per la ristrutturazione dei campionati decisa a fine ottobre, pochi giorni dopo la morte di Eugenio Pacelli. Concluso al terzo posto il torneo di IV serie, l'Avellino accede nella categoria superiore. Avviene la stessa cosa in occasione della scomparsa di Giovanni XXIII, successore di Pio XII: il 3 giugno 1963 muore Angelo Roncalli, il Papa buono, e l’Avellino che intanto era tornato in IV serie, vince il campionato e approda nuovamente in serie C, guidato da Ulisse Giunchi che subito dopo muore in un incidente stradale. Poi la promozione in serie A, che è qualcosa di più importante. Inaspettata quella dell’11 giugno 1978, alle spalle di Ascoli e Ternana, con una squadra di modesta levatura tecnica, su cui nessuno avrebbe puntato, guidata dall’esordiente Paolo Carosi, che in precedenza aveva allenato la Primavera della Lazio. E’ un evento eccezionale per una società che mai era arrivata così in alto e allora scompaiono addirittura due Pontefici nello stesso anno.

Mentre la squadra era in ritiro a Castel del Piano, affidata a Rino Marchesi, giunge la notizia della scomparsa di Giovan Battista Montini che era succeduto al Papa buono assumendo il nome di Paolo VI. Quaranta giorni dopo scompare pure il suo successore, Giovanni Paoli I, al secolo Albino Luciani, con la salita al trono di Pietro del polacco Karlo Wojtyla. Il 19 giugno 2005, con la vittoria nel derby contro il Napoli, l'Avellino conquista la promozione in serie B: due mesi prima, il 2 aprile, s'era concluso il pontificato di Giovanni Paolo II, che aveva scampato la morte in occasione delle promozioni in serie B dei biancoverdi avvenute negli anni 1995 e 2003. Nuovo salto di categoria degli irpini in serie B e vittoria della supercoppa di categoria nel 2013 coincidenti, stavolta, non con la scomparsa di un Pontefice, ma l’abbandono del trono da parte di Joseph Ratzinger, in quell'anno, può essere sicuramente paragonato ad una morte di Papa. Al posto di Benedetto XVI dal conclave emerse la decisione di affidare il trono di Pietro a Jorge Mario Bergoglio, scomparso il giorno successivo alla festa della promozione dell’Avellino in serie B.

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