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RIMINI

Caso Pierina Paganelli, notificata la fine delle indagini. Esposto dell'Ordine degli Avvocati su Davide Barzan

Caso Pierina Paganelli, notificata la fine delle indagini. Esposto dell'Ordine degli Avvocati su Davide Barzan

Pierina Paganelli

12 Maggio 2025, 22:42

Presentato, dall’Ordine degli avvocati di Rimini un esposto-denuncia verso Davide Barzan, consulente impegnato nella vicenda del delitto di Pierina Paganelli avvenuto a Rimini la sera del 3 ottobre 2023 nel garage di via del Ciclamino. A darne notizia, in una nota, è la trasmissione televisiva Le Iene raggiunta da una comunicazione del presidente dell’Ordine degli avvocati della città romagnola, Roberto Brancaleoni.
«Riteniamo doveroso informarvi che, anche a seguito delle numerose testimonianze raccolte e pubblicate dalla vostra trasmissione - puntualizza Brancaleoni - l’Ordine degli avvocati di Rimini ha presentato esposto-denuncia nei confronti del signor Davide Barzan chiedendo di valutare la sussistenza del reato di esercizio abusivo della professione forense e dell’illecito amministrativo di usurpazione del titolo di avvocato».
Davide Barzan è consulente dello studio Barzan che nel caso della vicenda del delitto di Pierina Paganelli assiste la nuora della vittima Manuela Bianchi e suo fratello Loris. 

Il legale di Barzan: "Non ha mai esercitato la professione forense" 
Alla luce della nota inviata dal presidente dell’Ordine degli avvocati di Rimini alla trasmissione televisiva Le Iene riguardo una denuncia presentata dallo stesso Ordine verso Davide Barzan per l’ipotesi di esercizio abusivo della professione e usurpazione del titolo di avvocato, «si evidenzia, in primo luogo, che Davide Barzan, ad oggi, non ricevuto alcuna comunicazione da parte della procura della Repubblica di Rimini di una iscrizione a suo carico per tale reato». E’ quanto sostiene il legale dello stesso Barzan, l’avvocato cosentino, Marlon Lepera.
«In secondo luogo - sottolinea - si evidenzia, circostanza questa che dovrebbe essere nota al presidente del consiglio dell’Ordine di Rimini, che ai fini dell’integrazione del reato di esercizio abusivo della professione forense è necessario che l'agente svolga un atto tipico della professione forense o ad essa riservato, non essendo sufficiente ad integrare tale reato "le testimonianze televisive" raccolte da Le Iene». Quindi, evidenzia ancora il legale di Barzan, «sarebbe stato opportuno" nel comunicato inviato alla trasmissione tv un «riferimento non già alle "numerose testimonianze raccolte e pubblicate dalla vostra trasmissione", bensì l’indicazione anche di un solo atto tipico e/o riservato che Davide Barzan avrebbe svolto in un procedimento penale». Invece, viene argomentato ancora, «non solo non viene indicato in tale comunicato un atto tipico e/o riservato che avrebbe esercitato Davide Barzan, ma neppure viene indicato il procedimento penale in cui quest’ultimo esercitato abusivamente la professione forense. Ciò a comprova che Davide Barzan non ha mai esercitato abusivamente la professione forense in alcun procedimento penale, limitandosi a svolgere, nel processo penale, il proprio ruolo di consulente criminalista, con rituale nomina versata in atti».
Infine, conclude l’avvocato Lepera, «l'usurpazione di titoli o di onori è stato depenalizzato dal d.lvo 30 dicembre 1999, n. 507, quindi, l’autorità competente a conoscere tale illecito amministrativo non è la procura di Rimini, bensì l’autorità amministrativa, atteso che tali comportamenti non costituiscono reato dal lontano 1999». 

Notificata la fine delle indagini
E’ stata notificata dalla Procura della Repubblica, la chiusura indagine per il caso dell’omicidio di Pierina Paganelli, avvenuto a Rimini la sera del 3 ottobre 2023 nel garage di via del Ciclamino. Omicidio volontario, è il capo di imputazione contestato dal sostituto procuratore Daniele Paci a Louis Dassilva, il senegalese di 35 anni in carcere dal 16 luglio dello scorso anno.
Quattro le aggravantI: i motivi abbietti, la crudeltà nei confronti della vittima, aver commesso il fatto in orario notturno e approfittando delle condizioni di tempo di luogo e di persona, tali da ostacolare la privata difesa, ma soprattutto la premeditazione. Dassilva, difeso dagli avvocati Riario Fabbri e Andrea Guidi, è in attesa dell’udienza fissata il prossimo 22 maggio davanti al Tribunale del Riesame di Bologna.
Udienza che la difesa ha chiesto al Riesame dopo l’incidente probatorio, davanti al gip riminese Vinicio Cantarini, in cui la nuora di Pierina, Manuela Bianchi legata a Dassilva da una relazione extraconiugale, ha raccontato particolari della mattina del ritrovamento del cadavere. La Bianchi assistita dall’avvocata Nunzia Barzan e dal consulente Davide Barzan, ha detto che quella mattina fu avvertita da Dassilva della presenza di una donna morta in garage. L’uomo le disse anche come comportarsi con polizia e 118.
Questa mattina intanto una manifestazione di simpatizzanti per la causa del senegalese hanno manifestato davanti al Tribunale di Rimini chiedendo «giustizia per Dassilva». In strada 26 persone con striscioni vari arrivate da diverse parti d’Italia a sostegno del 35enne che la settimana scorsa era stato ricoverato in ospedale per le conseguenze di uno sciopero della fame e della sete. «Non ci sentiamo di giudicare lo sparuto numero di persone che hanno sentito di manifestare in favore dell’indagato - hanno scritto in una nota i legali della famiglia Paganelli - Monica e Marco Lunedei -, ma la distorsione mediatica dell’indagine che li ha portati a farlo. Solo il processo ci dirà se Louis Dassilva sia colpevole o innocente, ma chiunque conoscesse il reale contenuto del fascicolo d’indagine e i numerosi elementi di colpevolezza a suo carico non sarebbe lì a manifestare oggi». (ANSA).

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