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Fa la Tac al gatto in ospedale: quattro indagati ad Aosta

Per gli inquirenti furono ritardati gli esami di due pazienti per fare la Tac all'animale

Tac in ospedale al gatto, 'scavalcati due pazienti'

16 Maggio 2025, 17:51

(ANSA) - Chiusa l’inchiesta della procura di Aosta sulla gatta che - caduta e ferita a gennaio - era stata sottoposta a Tac all’ospedale regionale Parini dal proprietario Gianluca Fanelli, radiologo interventista, marito della senatrice Spelgatti (Lega). Fanelli e Massimiliano Natrella, primario di Radiologia, sono indagati per truffa allo Stato per timbrature non correlate; con la tecnica di radiologia Giulia Sammaritani, figlia del consigliere regionale Paolo Sammaritani (Lega), per indebita destinazione di denaro o cose mobili ed esercizio abusivo di professione; con Giulia Sammaritani e Denise Barone, tecnica di radiologia, per interruzione di pubblico servizio. 

"Scavalcati due pazienti" 
Gli esami Tac di due pazienti presi in carico dal pronto soccorso dell’ospedale regionale Parini di Aosta erano stati ritardati la sera del 20 gennaio scorso a causa dell’accertamento diagnostico a cui era stata sottoposta la gatta Athena del dottor Gianluca Fanelli, responsabile della struttura semplice radiologia cardiovascolare ed interventistica (che invece aveva riferito che i fatti risalivano al 27 gennaio). Il dato emerge dalle indagini dei carabinieri del Nas di Aosta coordinate dalla procura aostana, che ha chiuso l'inchiesta con quattro indagati. Questa presunta condotta ha portato all’ipotesi di reato di interruzione di pubblico servizio. 



Secondo gli inquirenti quella sera, verso le 20, Fanelli era andato nel reparto di Radiologia per sottoporre a Tac la sua gatta, ferita dopo una caduta. Durante l’esame sull'animale era presente anche la tecnica di laboratorio Giulia Sammaritani.
Sempre in base alle indagini, la mattina dello stesso giorno Fanelli aveva portato la sua gatta da un veterinario: il professionista gli aveva detto che non era stata necessaria la Tac e che l’animale non si trovava in condizioni preoccupanti. Per la procura, quella mattina Fanelli aveva timbrato la propria presenza in reparto e quindi avrebbe dovuto essere al lavoro, e non dal veterinario, come invece il primario Massimiliano Natrella aveva poi certificato. Da ciò scaturisce l'ipotesi di reato di truffa ai danni dello Stato per timbrature non correlate. 
Nel pomeriggio del giorno seguente, il 21 gennaio, il dottor Fanelli, sempre secondo gli inquirenti, aveva poi sottoposto la gatta a un drenaggio, alla presenza anche del suo superiore, il dottor Natrella.
In base a quanto hanno appurato dalla procura, l’esame Tac era stato registrato su una macchina e la tecnica di radiologia Denise Barone aveva poi cercato di cancellare queste immagini.
La vicenda - emersa nei primi giorni di febbraio - aveva avuto un risalto anche sui media internazionali. L’AUsl della Valle d’Aosta aveva aperto un’istruttoria di valutazione. 

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