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INDAGINI

Le ultime parole di Denisa: "Se mi trovano mi ammazzano". Continua il mistero sulla 30enne scomparsa a Prato

L'ipotesi prevalente è quella del rapimento

"Denisa è scomparsa": scomparsa una 30enne a Prato, si indaga per sequestro di persona

20 Maggio 2025, 20:07

«Se mi trovano, mi ammazzano». È quanto avrebbe detto Denisa Maria Denisa Adas, 30 anni, poco prima di sparire nel nulla nel corso del suo soggiorno a Prato, dove aveva preso alloggio in un residence in via Ferrucci. Da quel momento - la notte tra giovedì 15 e venerdì 16 maggio - della giovane escort di origine romena, abitante a Roma, non si hanno più notizie. La frase è stata riferita da una testimone che avrebbe sentito la donna pronunciarla al telefono, poche ore prima che si perdessero le sue tracce.

Non si sa con chi la trentenne stesse parlando, chi ci fosse all’altro capo del telefono. Abbastanza per far pensare agli investigatori che la donna fosse davvero in pericolo, quanto basta per permettere alla procura di Prato di aprire un fascicolo d’indagine per sequestro di persona. Intanto nel pomeriggio di oggi l’inchiesta ha portato i carabinieri del Sis, delle compagnie di Prato e Firenze, insieme alle unità cinofile, al residence di via Ferr: passato al setaccio l’auto della donna - una Fiat 500 rossa con cui era arrivata da Roma e che è stata trovata posteggiata nel cortile della struttura - e la stanza numero 101 al primo piano dell’immobile, dove alloggiava. È l'ultimo posto dove la sua presenza è stata manifesta: da quella camera è uscito alle 23.35 un uomo, presumibilmente un cliente, che alcune immagini delle telecamere dei negozi intorno immortalano allontanarsi da solo. Si cerca qualsiasi dettaglio, anche il più piccolo, in grado di restituire un indizio utile alla ricostruzione della vicenda.
Dall’auto, parcheggiata nello stesso punto dal 15 maggio, giorno dell’arrivo di Denisa Maria a Prato, sono stati prelevati alcuni oggetti. Dentro la stanza, rimasta apparentemente ordinata, sono stati trovati il rossetto che la ragazza usava sempre e due paia di scarpe nell’armadio: quelle calzature sembrano però essere state lanciate lì e non appoggiate. Mancano dalla 101 molti effetti personali e, soprattutto, ci sono ancora le chiavi della stanza infilate nella toppa dall’interno, come se l’uscita fosse stata improvvisa e senza l’intenzione di allontanarsi a lungo. L’attenzione degli inquirenti è infine concentrata su una chat usata dalla donna per comunicare con altre escort. Secondo indiscrezioni, la sera stessa della sua scomparsa su quella chat la donna avrebbe segnalato la presenza di un uomo «pericoloso». Gli inquirenti stanno verificando se i contenuti delle conversazioni possano essere stati alterati, come appare da alcune prime verifiche.

A oggi, l’ipotesi principale è che la giovane donna possa essere stata prelevata contro la sua volontà, o convinta a uscire e poi trattenuta altrove. A denunciare per prima la sua scomparsa è stata la madre della trentenne, che aveva avuto una lunga conversazione telefonica con la figlia giovedì sera. Venerdì mattina le prime preoccupazioni, con entrambi i telefoni cellulari della 30enne spenti: nel pomeriggio la madre si è recata dai carabinieri facendo scattare le ricerche, ancora senza esito. 

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