Sicuramente camminare è una moda di questa stagione.
Ne parlano i giornali, le radio dedicano agli appassionati dei km a piedi attenzione e guardando nelle foto dei vari social sono sempre più numerose le immagini di persone di ogni età che dedicano ore o giorni delle loro vacanze al muoversi spesso nella natura e ancor più spesso negli splendidi panorami del nostro paese. Sicuramente qualcosa è cambiato anche con il periodo Covid. È aumentata la consapevolezza che il corpo e la mente vanno nutriti contemporaneamente. E camminare sulle orme degli antichi pellegrini, mercanti o viandanti di ogni genere interessa tanta gente sempre più attenta agli stili di vita .
Molto è iniziato con il Cammino di Santiago a cui noi italiani abbiamo risposto con la Via Francigena che da Canterbury va fino a Roma ma che soprattutto nella parte italiana che inizia ad Aosta trova in questi anni sempre maggior attenzione. E la sede storica della Via Francigena è sempre stata Casa Cremonini a Fidenza. La Torre di Piazza Duomo dalla quale partì l’idea con l’ex sindaco Massimo Tedeschi un visionario per quei tempi.
E la provincia di Parma è molto interessata a questo aumento di camminatori in quanto il tratto di Francigena che va da Fidenza a Lucca risulta essere il più frequentato in assoluto.
A Fidenza c’è anche la sede centrale dell’Associazione delle vie Francigene Europee ed il fidentino Luca Bruschi è il direttore oltre ad essere membro del Comitato nazionale di Promozione Turistica che dipende direttamente dal Ministero interessato.
«L’aumento dei pellegrini sui percorsi della Francigena è in trend positivo da parecchi anni. Nelle nostre zone, soprattutto da Fidenza al passo della Cisa, lo verifichiamo anche direttamente solo percorrendo in auto quelle strade e gli ostelli lungo il percorso confermano i dati. Un classico abbiamo verificato che è il tratto Fidenza Lucca che viene percorso in 9/10 giorni senza problemi. Possiamo dire che lo scorso anno almeno 50 mila persone hanno camminato sulla Francigena per almeno una settimana spalmando anche economia in zone dove il turismo non è certamente di massa».
È sempre Bruschi, autore tra l’altro di una delle guide più complete sulla Francigena, a parlarci delle motivazioni che portano tanta gente a camminare sugli antichi cammini religiosi: «Certamente si può parlare di una ricerca della spiritualità attraverso la frequentazione di Pieve, chiese ed altri segni religiosi. E quest’anno un aumento dei pellegrini è sicuramente da ricercare nell’appuntamento del Giubileo. Ma questo è l’obiettivo di un 30 per cento dei camminatori. Il piacere di sentirsi in mezzo alla storia, alla natura ed a tanti posti splendidi sicuramente completa l’analisi. Negli anni è aumentato il numero delle donne, anche sole, e questo ci dà l’idea che la Francigena venga considerata sicura. La ricerca di sobrietà, in un mondo dove l’apparire viene considerato importante, è un’altra motivazione segnalata. Sobrietà negli abbigliamenti, che devono stare nello zaino, sobrietà degli ostelli che sono funzionali ma non hanno certo lussi di certi hotel».
Uomini e donne di ogni età, culturalmente interessati e ben preparati rappresentano quindi il profilo dei camminatori sempre più numerosi anche sugli altri percorsi sparsi in ogni angolo d’Italia.
Molto di moda il Cammino degli Dei da Bologna a Firenze, poi ci sono La via degli Abati che da Bobbio transita per Bardi e Borgotaro interessando la nostra provincia. In centro Italia troviamo il Cammino di San Francesco (Romagna, Umbria e Lazio), in Sicilia la Magna Francigena e fra le Marche e il Lazio il Cammino di San Benedetto.
Ma è ancora la Via Francigena a dettare le linee per uno sviluppo futuro che possa attirare ancor più gente e creare ancora maggior economia.
Il direttore Luca Bruschi, che iniziò il suo percorso nel 2004 come stagista dopo una laurea in Beni Culturali ed un Master sul Turismo ci illustra gli obiettivi dell’associazione per i prossimi anni: «Certo che di strada ne abbiamo fatta dall’idea dell’ex sindaco di Fidenza e Salsomaggiore Massimo Tedeschi. Abbiamo coinvolto Comuni, Province e Regioni intere in giro per l’Europa. Abbiamo aiutato, organizzato e messo in rete tante situazioni come i numerosi ostelli che in provincia abbiamo a Fidenza, Costamezzana, Medesano, Fornovo, Cassio e Berceto. Stiamo lavorando al riconoscimento del tratto italiano a Patrimonio Unesco dell’Umanità attraverso la presentazione di un dossier preliminare. E stiamo lavorando alla messa a punto al primo progetto di finanziamento per piccole e medie imprese legate al turismo inerente i Cammini».
Un grande mondo quello dei camminatori, dei pellegrini e dell’Associazione delle Francigene d’Europa che dagli uffici di Casa Cremonini a Fidenza spinge con forza e tante capacità un trend positivo, bello e sicuramente anche legato agli stili di vita positivi. Un mondo spinge per saltare le file ed apparire mentre tanti altri, con sobrietà, vanno alla ricerca di serenità, equilibrio e conoscenze. Una parte fa sicuramente più rumore ma i camminatori silenziosamente aumentano anno dopo anno. Che sia un bel segno?
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