TRIESTE
(ANSA) - TRIESTE, 05 SET - Il Tribunale di Gorizia ha condannato Fincantieri al risarcimento di circa un milione di euro ai familiari di un operaio morto di mesotelioma pleurico a poco più di 70 anni, per anni saldatore nel cantiere di Monfalcone, a contatto con materiali contenenti amianto e senza adeguate protezioni. Lo rende noto l'Osservatorio nazionale sull'amianto precisando che "la perizia medico-legale ha confermato il nesso diretto tra l'esposizione professionale alle fibre killer e la malattia che lo ha condotto alla morte". Il Tribunale, puntualizza l'Osservatorio, ha "ritenuto esclusivamente responsabile Fincantieri, che non ha dimostrato di aver adottato misure tecniche e organizzative idonee". Secondo la sentenza, "è mancata la vigilanza sull'uso dei dispositivi di protezione e non sono state adottate misure organizzative per confinare le lavorazioni nocive". L'Ona per bocca del suo presidente, Ezio Bonanni, che ha assistito i familiari dell' uomo, è convinto che "l'amianto stia ancora uccidendo in Italia". Ogni anno si stimano "oltre 7.000 decessi per patologie asbesto-correlate, in primis mesotelioma, tumore del polmone e asbestosi. Un tributo altissimo, frutto di decenni di esposizioni nei cantieri navali, nelle fabbriche e persino negli edifici pubblici", prosegue Bonanni, per il quale "l'amianto è la più grande emergenza ambientale e sanitaria del nostro Paese". (ANSA).
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