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TORINO

In casa di un falsario torinese 250 opere di Carol Rama

Illustrata a Torino l'operazione dei carabinieri del Tpc

In casa di un falsario torinese 250 opere di Carol Rama

08 Settembre 2025, 19:18

(ANSA) - TORINO, 08 SET - È stata illustrata oggi pomeriggio a Torino, alla Fondazione Accorsi Ometto dove è in corso la mostra 'Carol Rama - Geniale Sregolatezza', l'operazione del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Torino, guidato dal maggiore Ferdinando Angeletti, che ha portato alla scoperta di oltre 250 opere false attribuite a Carolo Rama, una delle artiste torinesi più note a livello internazionale. All'incontro hanno partecipato il direttore della Fondazione Luca Mana, il presidente dell'Archivio Carol Rama Michele Carpano e, in collegamento, Giuliana Calcani, direttrice del Laboratorio del falso di Roma Tre. L'operazione, denominata 'Olga' e coordinata dalla procura, ha permesso di scoprire nell'abitazione di un falsario torinese disegni e dipinti contraffatti, insieme agli strumenti utilizzati per la falsificazione: vecchi fogli ingialliti, pastelli, pennarelli e materiali da disegno usati per simulare lo stile dell'artista. L'indagine è partita alla fine del 2022 dal monitoraggio del mercato antiquario, in un periodo in cui le quotazioni delle opere di Rama avevano registrato una forte impennata, destando così sospetti. L'Archivio Carol Rama ha confermato la totale falsità delle opere, sottolineando come fossero riconducibili a un'unica mano. La perquisizione nell'abitazione dell'uomo ha fatto emergere non solo le opere attribuite a Carol Rama, ma anche falsi di Enrico Baj. Secondo gli inquirenti, i lavori erano pronti per essere immessi sul mercato attraverso aste o mercatini antiquariali, con un giro d'affari illecito stimato in oltre 350mila euro. Il tribunale di Torino ha riconosciuto la responsabilità del falsario, condannandolo a un anno e quattro mesi e disponendo la confisca delle opere. L'Archivio Carol Rama, costituitosi parte civile per il danno d'immagine, ha ottenuto il diritto di un risarcimento. Le opere false saranno ora utilizzate a fini di studio: sono state infatti devolute al 'Laboratorio del falso' dell'Università Roma Tre, istituito nel 2012 in collaborazione con i carabinieri del Tpc, per promuovere la didattica e la ricerca scientifica sul contrasto alla contraffazione. (ANSA).

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