TRIESTE
(ANSA) - TRIESTE, 08 SET - Resta in carcere il 25enne di origini pachistane fermato venerdì a Trieste dai carabinieri del Ros nell'ambito di un'inchiesta in materia di terrorismo. Lo ha stabilito il Gip del Tribunale di Trieste Marco Casavecchia, che ha convalidato il fermo al termine dell'udienza odierna. Secondo quanto emerso dagli accertamenti coordinati dalla Procura distrettuale antimafia e antiterrorismo di Trieste, il 25enne inneggiava alla jihad sui social media e in varie occasioni aveva dichiarato la propria appartenenza all'Isis. Nell'ultimo periodo aveva inoltre manifestato interesse alla fabbricazione di ordigni esplosivi artigianali e tentato di comprare armi da fuoco. Il giovane, giunto in Italia nel 2023 attraverso la rotta balcanica e ospite di una struttura d'accoglienza, è stato fermato in quanto gravemente indiziato dei reati di associazione con finalità di terrorismo anche internazionale, addestramento ad attività con finalità di terrorismo anche internazionale e istigazione a delinquere, con le aggravanti dell'apologia riguardante delitti di terrorismo e di aver commesso il fatto con strumenti informatici o telematici. Il Gip ha ritenuto fondate le gravità indiziarie riscontrate a eccezione del reato di partecipazione ad associazione di tipo terroristico trasnazionale in quanto non sono stati riscontrati contatti o relazioni con soggetti affiliati. In generale, il giudice non ha ritenuto convincenti le spiegazioni fornite dal 25enne che avrebbe riferito che le sue azioni avevano come obiettivo quello di far arrestare un connazionale di diverso credo religioso residente in Italia. L'avvocato difensore del 25enne, Andrea Cavazzini, si riserva di fare istanza di riesame. (ANSA).
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