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RAVENNA

16enne denunciò violenza, ma pm archivia 'dubbi sul consenso'

"Dichiarazioni di lei coerenti, ma testimonianze non univoche"

16enne denunciò violenza, ma pm archivia 'dubbi sul consenso'

25 Settembre 2025, 11:48

(ANSA) - RAVENNA, 25 SET - Le dichiarazioni sugli abusi della ragazza, una studentessa ravennate di 16 anni, sono coerenti e hanno pure trovato riscontro in varie testimonianze. Ma il giovane, un ravennate all'epoca 17enne, che lei aveva accusato di violenza sessuale approfittando del fatto che fosse ubriaca, aveva parlato di rapporto consenziente. Inoltre altri testimoni non avevano notato alcuno stato di alterazione nella 16enne. Per questo motivo - come riportato dal Resto del Carlino - la Procura per i minorenni di Bologna ha di recente chiesto l'archiviazione del fascicolo per violenza sessuale aggravata in merito a quanto accaduto a inizio maggio 2024 in una festa privata organizzata in un locale pubblico di Ravenna. Secondo il Pm Caterina Salusti, gli elementi emersi "avallano l'ipotesi di una consumazione consensuale del rapporto, introducendo il ragionevole dubbio circa la colpevolezza dell'indagato". Per il Pm bolognese, tutto dipende dalle "modifiche introdotte per effetto della legge Cartabia" là dove "v'è il dubbio in relazione alla responsabilità dell'indagato". A suo tempo in incidente probatorio davanti al Gip Chiara Alberti, la ragazza aveva ribadito quanto riferito a caldo davanti ai carabinieri sul comportamento del 17enne, poi difeso dagli avvocati Giovanni Focaccia e Cristina Ingoli. A suo dire lui, senza avere mai manifestato particolare interesse verso di lei, l'aveva presa per un braccio accompagnandola al piano di sopra, peraltro aiutandola con le scale perché lei aveva bevuto molto. Poi in una stanza l'aveva violentata. Il Pm bolognese ha rilevato che le dichiarazioni della minore "circa la violenza subita, risultano coerenti e trovano riscontro" nelle parole dell'ex fidanzato che lei aveva chiamato subito dopo. E dell'amica che ne aveva "notato un rilevante stato di turbamento". Inoltre una testimone quella notte l'aveva vista "piangere su un muretto". Da ultimo un'altra testimone il giorno dopo ne aveva ricevuto la confidenza sulla "violenza subita". Per contro l'indagato avevano parlato di consenso di lei. E i testimoni entrati nella stanza avevano escluso lo stato di alterazione della minore. A questo punto l'avvocato Aldo Guerrini che tutela i famigliari fella 16enne è pronto a fare ricorso. (ANSA).

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