PALAU
(ANSA) - PALAU, 01 OTT - Emanuele Ragnedda, l'imprenditore del vino di Arzachena reo confesso dell'omicidio di Cinzia Pinna, continua a parlare con gli investigatori. Dal carcere sassarese di Bancali, dove è stato trasferito dopo una permanenza nella casa circondariale di Nuchis a Tempio Pausania, l'uomo avrebbe chiarito la posizione della donna finita nel registro degli indagati con l'accusa di favoreggiamento, sostenendo che Rosa Maria Elvo, ristoratrice di San Pantaleo e sua amica, non sarebbe coinvolta in alcun modo nelle fasi successive al delitto. Ma gli inquirenti continuano a mantenere accesi i riflettori su di lei: l'ipotesi è che abbia aiutato l'imprenditore a disfarsi degli effetti personali della vittima e a ripulire la scena del crimine nei dodici giorni intercorsi tra l'assassinio nella casa della tenuta Conca Entosa - era la notte tra l'11 e il 12 settembre - e il ritrovamento del corpo di Cinzia Pinna sotto un albero all'interno della stessa vasta proprietà di Ragnedda. Con la ristoratrice - difesa dall'avvocato Francesco Furnari - è indagato sempre per favoreggiamento, un giovane lombardo di 26 anni, Luca Franciosi, manutentore stagionale con impieghi in Costa Smeralda, conoscente di Ragnedda ma non un amico stretto, come invece risulte essere la donna. Il giovane, attraverso i suoi avvocati Nicoletta Mani e Maurizio Mani, ha chiesto di essere interrogato al più presto. Nel frattempo, oggi pomeriggio è previsto un nuovo sopralluogo nella tenuta tra Palau e Arzachena con gli esperti forensi nominati dalla pm di Tempio che coordina l'inchiesta, Noemi Mancini, e i consulenti delle parti. Prima di tornare nel luogo del delitto e dell'occultamento del corpo della giovane donna di Castelsardo, alle 15.30, nella caserma dei Carabinieri di Palau verranno ufficializzati gli incarichi davanti a tutti gli avvocati. Al sopralluogo non è esclusa la presenza dello stesso Ragnedda, come da lui richiesto attraverso il suo legale Luca Montella, per poter fornire agli investigatori ulteriori elementi e chiarire alcuni punti ancora oscuri della sua confessione. Domani a Sassari è in programma l'autopsia: il medico legale Salvatore Lorenzoni è chiamato ad accertare sul corpo della vittima eventuali altri colpi di pistola, oltre a quello sul viso riscontrato dalla tac, e se vi sia stata violenza sessuale prima del femminicidio. (ANSA).
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