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ASSISI (PERUGIA)

Proietti, l'Italia di San Francesco è un popolo di pace

'Chiede pace e ripudia guerra' dice ad Assisi presidente Umbria

Proietti, l'Italia di San Francesco è un popolo di pace

04 Ottobre 2025, 18:18

(ANSA) - ASSISI (PERUGIA), 04 OTT - "L'Italia, che si riconosce in San Francesco, è un popolo di pace che chiede la pace e che, come ricorda la nostra Costituzione, ripudia la guerra": lo ha sottolineato la presidente della Regione Umbria Stefania Proietti a margine delle celebrazioni ad Assisi per San Francesco patrono d'Italia. "San Francesco entrava nei teatri di guerra scalzo e riusciva a creare amicizie che ancora oggi sono ricordate in Terra Santa" ha aggiunto. Alla cerimonia hanno preso parte, insieme alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al ministro della cultura Alessandro Giuli, anche il vicepresidente della Regione, Tommaso Bori, l'assessora al Turismo, Simona Meloni, la presidente dell'Assemblea legislativa, Sarah Bistocchi, e quello della Provincia di Perugia Massimiliano Presciutti. Con loro numerosi rappresentanti delle Istituzioni nazionali e locali. Proietti ha ricordato i valori incarnati dal Poverello. "La pace, innanzitutto - ha detto - disarmata e disarmante, la custodia del creato, la vicinanza agli ultimi, ai poveri, ai fragili, agli innocenti e ai deboli che oggi, nel mondo, sono rappresentati da quanti soffrono o muoiono a causa delle troppe guerre. È davvero una giornata storica, in cui ricordiamo prima di tutto i popoli martoriati: Gaza, la Palestina, l'Ucraina, e tutti i conflitti che speriamo possano trovare percorsi di pace". "Negli ultimi giorni - ha detto ancora la presidente umbra - numerose manifestazioni di piazza hanno testimoniato la volontà delle persone di esprimere, in maniera pacifica, un forte appello alla non violenza. Appelli che si rinnoveranno da questa stessa piazza il 12 ottobre con la Marcia della Pace Perugia-Assisi, che unisce il sentimento pacifista di San Francesco a quello di Aldo Capitini, attraversando lo spazio e il tempo. Queste voci devono essere ascoltate e ciascuno, nella propria sfera di responsabilità, è chiamato a fare la sua parte". "Voglio ricordare - ancora le parole della presidente - la nostra Chiesa che resta presente a Gaza senza abbandonare nessuno, la parrocchia di Gaza e tutti i cristiani e le persone che, in Medio Oriente, cercano di portare avanti quei valori. In questa Festa siamo uniti idealmente anche a loro". (ANSA).

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