palestina
Finisce anche per la Flotilla bis il viaggio verso Gaza. Le imbarcazioni dell’altra missione umanitaria sono state bloccate all’alba a circa 120 miglia nautiche dalla Striscia. L’allarme è scattato quando era ancora buio: «Israele ha attaccato» la spedizione, «l'esercito sta cercando di deviare» la nostra rotta. Poi le comunicazioni con le 145 persone a bordo della nave ammiraglia della Freedom Flotilla Coalition (la Conscience) e delle otto barche a vela di Thousands Madleens si sono interrotte. Tra loro ci sono medici, infermieri e giornalisti. Nove sono gli italiani.
Tel Aviv ha confermato, a stretto giro, di aver intercettato la flottiglia annunciando che i fermati saranno «espulsi tempestivamente». «Un altro vano tentativo di violare il blocco navale legale ed entrare in una zona di combattimento si è concluso in un nulla di fatto» ha tuonato il ministero degli Esteri dello Stato ebraico aggiungendo che i passeggeri sono «tutti sani e salvi e in buona salute». Mentre il vicepremier Antonio Tajani assicura che verrà prestata «tutta l’assistenza consolare necessaria con la richiesta al governo israeliano di garantire il rispetto dei diritti individuali fino al momento dell’espulsione».
E si è mosso immediatamente anche il team legale internazionale di Adalah che ha già assistito i fermati della Sumud Flotilla. Gli avvocati si sono diretti al porto di Ashdod per monitorare l’arrivo degli attivisti. «Dall’equipaggio della Conscience ci hanno riferito di essere stati attaccati da un elicottero militare israeliano, mentre le forze navali intercettavano e abbordavano simultaneamente le barche a vela», raccontano i legali. Una delle imbarcazioni, la Soul of my Soul, batteva bandiera italiana e a bordo c'era anche la deputata spagnola Jimena González Gómez. «E' un vero e proprio atto di rapimento su territorio italiano - attaccano da Thousand Madleens - questa barca portava a Gaza latte in polvere per neonati». Nell’equipaggio Lorenzo Bresciani, neurologo dell’ospedale di Padova e quattro statunitensi.
Sugli altri natanti di Madleens viaggiano poi Beatrice Lio, marittima veneta e Lorenzo Mollicone, attivista e giornalista del magazine 'Scomodò. Sulla Conscience c'erano, invece, Riccardo Corradini, medico e protagonista del documentario «Erasmus a Gaza"; Stefano Argenio, infermiere 42enne che lavora in un ospedale romano; Francesco Prinetti, medico 28enne di Torino e attivista di Ultima Generazione, Elisabeth Di Luca, educatrice e ricercatrice; Claudio Torrero, ex docente di filosofia in una scuola superiore ora monaco buddhista e Vincenzo Fullone, 53enne calabrese che ha fondato la prima agenzia di comunicazione nella Striscia ed è diventato chef per amore di Gaza. Proprio lui, quando ha capito che la missione ormai aveva i minuti contati, in un video non è riuscito a trattenere le lacrime: «I palestinesi hanno bisogno di aiuto» ha detto con la voce spezzata dal pianto.
Dalla Freedom Flotilla subito l’invito a scendere in piazza nelle varie città dove sono state organizzate nuove mobilitazioni pro Pal. E non mancano le reazioni politiche. «Ancora una volta il governo israeliano, proprio nelle ore in cui si sta negoziando la tregua, decide di violare il diritto con un sequestro illegale in acque internazionali» attacca la leader del Pd Elly Schlein. Proprio i dem Laura Boldrini, Giuseppe Provenzano, Enzo Amendola e Arturo Scotto hanno promosso un’interrogazione parlamentare al ministro Tajani per fare luce sulla vicenda della Global Sumud Flotilla. Mentre l'eurodeputata Di Avs Benedetta Scuderi, imbarcata nella precedente missione, pensa «che presto ce ne sarà un’altra, ancora più grande».
© Riproduzione riservata
Gazzetta di Parma Srl - P.I. 02361510346 - Codice SDI: M5UXCR1
© Gazzetta di Parma - Riproduzione riservata