TRIESTE
(ANSA) - TRIESTE, 13 OTT - "Sappiamo che siamo all'inizio di un percorso. Sappiamo che tante saranno le difficoltà da affrontare. Tanto dolore è stato seminato. Tante persone innocenti sono morte. Ma oggi è un giorno di speranza che ci deve vedere tutti uniti. Oggi è un giorno in cui siamo chiamati ad esprimere a voce alta il desiderio e la determinazione di rimuovere gli ostacoli che ancora si presenteranno senza ricorrere alla violenza". Lo ha scritto il vescovo di Trieste, mons. Enrico Trevisi, in una lettera inviata al Rabbino Capo della Comunità Ebraica di Trieste e del Fvg Eliahu Alexander Meloni e al Presidente della comunità Islamica Akram Omar di Trieste. "Con grande gioia io e tutta la comunità cattolica - scrive mons. Trevisi - ci uniamo ai fratelli ebrei che esultano per la liberazione degli ostaggi israeliani e a tutti i fratelli palestinesi che esultano per la fine delle operazioni militari a Gaza". In preghiera "perseveriamo nel chiedere al Dio di Abramo di sorreggere gli sforzi di tutti, e dunque anche di tutti noi, perché la pace ha bisogno dell'apporto positivo di ciascuno - continua la lettera - La pace non è mai una meta adeguatamente raggiunta, ma è sempre un cammino in cui ci approssimiamo passo dopo passo ad una fraternità di cui tutti sentiamo lo struggente bisogno". Dunque, "anche a Trieste continuiamo a costruire spazi di confronto, di reciproco arricchimento, di quel dialogo che ci vede portatori di identità differenti ma che possono contribuire al bene dell'intera comunità, dell'intera città, dell'intera famiglia umana. Sosteniamo i politici nelle loro responsabilità. Auspichiamo il coraggio e l'audacia di vie nuove per costruire convivenze in cui ciascuno possa guardare al futuro con grande speranza", conclude il vescovo Trevisi. Questa sera al Santuario di Monte Grisa è fissato un incontro per pregare per la pace. (ANSA).
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