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ROMA

Il governo vara la manovra da 18 miliardi di euro. Dal bonus casa alle banche: tutte le novità

Palazzo Chigi

14 Ottobre 2025, 20:16

Riduzione della seconda aliquota Irpef. Adeguamento dei salari al costo della vita. Superammortamento per le imprese. Proroga dei bonus edilizi. Revisione dell’Isee per escludere la prima casa. Risorse per la sanità e per le famiglie. La prossima legge di bilancio prende forma: conterrà interventi per circa 18 miliardi, due in più rispetto a quelli previsti inizialmente, con un contributo complessivo intorno ai 4,5 miliardi in arrivo da banche e assicurazioni. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti la illustra a grandi linee in consiglio dei ministri. Ma la partita non è ancora chiusa: i singoli interventi non sono definiti e le trattative sui dossier caldi, dalle pensioni allo sforzo delle banche, sono destinate a proseguire nei prossimi giorni. Il testo finale dunque sarà sul tavolo di in un altro consiglio dei ministri, che si riunirà venerdì.
«La prospettiva è abbastanza delineata», spiega Giorgetti parlando al Forum di Coldiretti subito dopo la riunione a Palazzo Chigi. Il Consiglio de ministri, come trapelato alla vigilia, si limita ad un’informativa sul Documento programmatico di bilancio, sul quale pende una «scadenza perentoria», l’invio entro il 15 ottobre a Bruxelles.  

La manovra punto per punto 
Due miliardi sui salari e quasi 3,5 in tre anni sulla famiglia e per la lotta alla povertà. E ancora 9 miliardi nel triennio per l’abbassamento del secondo scaglione Irpef dal 35 al 33% oltre a nuovi fondi sulla sanità e alla proroga dello stop alla plastic e alla sugar tax. Sono alcune delle novità della manovra illustrata in Consiglio dei ministri dal titolare dell’Economia Giancarlo Giorgetti. Ecco, in pillole, i punti salienti della manovra che peserà 18 miliardi.
SALARI - Per favorire l’adeguamento salariale al costo della vita, nella legge di bilancio, sono stanziati per il 2026 circa 2 miliardi.
FAMIGLIA - Il pacchetto - che comprende anche la rimodulazione dell’Isee - prevede lo stanziamento nel triennio di circa 3,5 miliardi per la famiglia e per la lotta alla povertà. Sul piatto la conferma, con possibile aumento temporale qualora le risorse lo consentissero, dei tre mesi di congedo parentale facoltativo all’80% ma anche una dote previdenziale con un sostegno statale per i nuovi nati.
ISEE - Ai fini dell’accesso ad alcune prestazioni agevolate si introduce una revisione della disciplina per il calcolo dell’Isee, che interviene sul valore della casa (probabilmente 75.000 euro di valore catastale) e sulle scale di equivalenza, con effetti complessivi di quasi 500 milioni di euro all’anno.
IRPEF - La misura centrale della nuova legge di bilancio guarda al ceto medio con un abbassamento dello scaglione Irpef dal 35 al 33%. La norma peserà 9 miliardi in tre anni. La platea dovrebbe essere quella tra i 28mila e i 50mila euro e il beneficio arriverebbe a un massimo di 440 euro l’anno.
IMPRESE - Torna il superammortamento per il sostegno delle imprese e per l’innovazione: il valore complessivo è di 4 miliardi di euro. Credito d’imposta nel triennio per le imprese delle Zes e rifinanziamento della Nuova Sabatini.
PROROGA STOP PLASTIC E SUGAR TAX - Un altro anno per le imprese senza la plastic e la sugar tax. Le due imposte vengono, infatti, congelate ancora per tutto il 2026.
CASA - Confermato anche per il prossimo anno al 50% il bonus ristrutturazione sulla prima casa e al 36% quello sulla seconda.
SANITA' - Ai rifinanziamenti previsti l’anno scorso dalla legge di bilancio, pari a oltre 5 miliardi per il 2026, a 5,7 miliardi per il 2027 e a quasi 7 miliardi per il 2028, si aggiungono 2,4 miliardi di euro per il 2026 e 2,65 miliardi per il biennio successivo.
PENSIONI - Possibile un congelamento dell’innalzamento dell’aspettativa di vita collegata alle pensioni e che scatta dal 2027 ma, secondo le indiscrezioni sarebbe selettivo escludendo, cioè, alcune categorie come i lavori usuranti e quelli precoci. Spunta, in alternativa, l’ipotesi dell’innalzamento di un solo mese all’anno fino al 2029.
ROTTAMAZIONE - Si lavora ancora sui dettagli della pace fiscale che dovrebbe riguardare tutto l’anno 2023. L’ipotesi più accreditata resta quella di 108 rate in 9 anni, sarebbero esclusi coloro che non hanno mai presentato la dichiarazione dei redditi.
BANCHE E ASSICURAZIONI - Il contributo che potrebbe arrivare dalle banche e dalle assicurazioni in vista della manovra dovrebbe ammontare a circa 4,5 miliardi. Le ulteriori coperture verrebbero dalla spending review nei ministeri oltre che dagli effetti della rimodulazione del Pnrr. 

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