ROMA
(ANSA) - ROMA, 15 OTT - Per arrestare il declino - la fuga dei cervelli, oltre 350mila in dieci anni, il tasso di fecondità ai minimi storici dal 1995 e le culle vuote - e invertire la tendenza è necessario mettere in campo politiche lungimiranti che guardino alle nuove generazioni. Allo stesso tempo la società civile può e deve concorrere al cambiamento. E' questa la filosofia che ha spinto Un Women Italy, a lanciare un 'comitato di giovani', un gruppo composto da ragazzi e ragazze tra 19 e 35 anni con un'età media di 27 anni che vede studenti, ricercatori, professionisti, giornalisti e attivisti stare insieme con un obiettivo preciso: elaborare proposte concrete per rispondere alle sfide generazionali più urgenti, in testa la parità di genere, la violenza sulle donne e l'accesso al mondo del lavoro. Il battesimo del comitato giovani all'incontro "La parità di genere ai tempi dell'AI", un titolo che - viene sottolineato - è "un manifesto e richiama la missione ambiziosa del comitato: giovani leader per la pace. Creare un futuro equo nell'era dell'AI". Perchè, spiega la presidente di Un Women Italy Darya Majidi, "i giovani possono essere i veri pionieri dell'uguaglianza di genere, ponendo le basi per un futuro davvero inclusivo. Tecnologia e intelligenza artificiale, se usati con consapevolezza, possono diventare strumenti di partecipazione e leadership giovanile. Possono contrastare la violenza digitale e contribuire a superare stereotipi di genere e modelli patriarcali. Un Women Italy ha scelto di puntare sui giovani. Con il comitato diamo spazio e voce alle istanze delle nuove generazioni, troppo spesso ignorate" I giovani parleranno ai giovani - dice Un Women Italy - utilizzando lo stesso linguaggio. Le piattaforme social saranno il luogo di incontro privilegiato. Numerosi i progetti in cantiere: dalla prevenzione della violenza, inclusa quella digitale, al superamento degli stereotipi di genere passando per l'uguaglianza di genere in famiglia, nelle scuole e nel mondo del lavoro. Senza dimenticare l'occupazione, l'università, la ricerca, i giovani cervelli espatriati e la partecipazione delle ragazze ai percorsi di studi Stem. La tecnologia e l'intelligenza artificiale - se depurate dal gender gap, per Un Women, diventano strumenti concreti e potenti per favorire l'inclusione, l'uguaglianza di genere e quindi anche la pace. (ANSA).
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