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Iniziativa

Cella in piazza a Bologna per sensibilizzare sul problema carceri - Foto

18 Ottobre 2025, 16:48

Una cella carceraria realistica in tutto, dall’arredamento ai colori, fino alla grandezza di soli 12 metri quadrati, «che riproduce fedelmente quelle del carcere della Dozza, con l’obiettivo di far capire che significa scontare una pena oggi in un carcere penitenziario». Così il presidente della Camera penale di Bologna Nicola Mazzacuva spiega il senso dell’iniziativa promossa in collaborazione con Extrema Ratio, con il patrocinio dell’Ordine degli avvocati e il Comune di Bologna, che ha posizionato, a pochi passi dalla statua del Nettuno a piazza Maggiore, una cella da due persone liberamente visitabile dalla mattina di oggi fino a domani.

Questo, osserva, perché «la situazione nelle carceri italiane è gravemente critica, con il numero dei suicidi che ha segnato il record dei 90 lo scorso anno, e siamo già a 67 quest’anno: oggi - dice Mazzacuva - sono spessissimo violati i principi di umanità della pena e del suo carattere rieducativo. Non c'è più tempo, occorre ascoltare gli esperti del settore penale e attuare i provvedimenti di clemenza: l’amnistia non viene attuata dal 1990 e l’indulto dal 2006».
Presenti all’iniziativa, tra gli altri, anche il presidente dell’Emilia-Romagna Michele De Pascale, che ha definito «un’emergenza inaccettabile, quella del sistema carcerario» a fronte degli oltre 800 detenuti alla Casa Circondariale della Dozza, che ha una capienza regolare di 457 persone e che, con il possibile afflusso da altri territori di nuovi arrivi, potenzialmente 70-90, rischia di aggravare ulteriormente la condizione cronica di sovraffollamento.

A ribadire la necessità «di apertura di un tavolo tecnico stabile tra Ministero, Dipartimento di amministrazione penitenziaria, Regione e Comune di Bologna per coordinare gli interventi strutturali e definire insieme una nuova distribuzione delle sezioni», anche l’assessora al welfare Isabella Conti, che insieme a De Pascale, lo scorso 8 ottobre, aveva inviato al ministro della Giustizia Carlo Nordio una lettera, con la richiesta di sospendere i nuovi arrivi della Casa circondariale e lavorare sulla adeguazione degli spazi.

Noi cittadini, ha poi commentato l’artista Alessandro Bergonzoni presente all’iniziativa, «siamo lontani migliaia di chilometri dallo spazio carcerario: c'è necessità di far capire che bisogna avvicinarsi». Infine, Bergonzoni ha dato notizia di una serie di nuove iniziative «insieme alla Camera penale: vorremmo garantire dei posti ai carcerati per tutta la stagione teatrale, cosa a cui hanno aderito praticamente tutti i teatri di Bologna, i cui direttori, tra quello dell’Ert, dell’Arena del Sole, del Duse, sono tutti presenti oggi». 

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