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CAGLIARI

>ANSA-LA-STORIA/A 81 anni torna a scuola, 'non vedevo l'ora'

Nonno Vincenzo di Assemini a giugno aveva preso licenzia media

>ANSA-LA-STORIA/A 81 anni torna a scuola, 'non vedevo l'ora'

18 Ottobre 2025, 17:18

(ANSA) - CAGLIARI, 18 OTT - A giugno aveva conseguito la licenza media, all'età di 81 anni. E adesso si è voluto iscrivere anche alle scuole superiori: Vincenzo Marras, di Assemini (cittadina a 20 km da Cagliari), frequenta il Cpia 1 Karalis - il centro provinciale istruzione degli adulti, scuola pubblica - dove si prepara ad affrontare il biennio delle superiori. Un percorso che lo ha entusiasmato, tanto che ha deciso di continuare a studiare. Proprio durante l'esame delle medie, Vincenzo Marras ha spiegato il perché ricordando la volta in cui, settant'anni fa, aveva giocato a carte con gli astutissimi 'piciocus de crobi' (letteralmente i ragazzi della cesta) al mercato vecchio di Cagliari. "Avevo perso tutto e me ne stavo già andando, ma 'is piciocus' avevano una loro regola. Mi hanno detto: 'Anche se non hai più niente hai diritto a un altro giro, noi lo chiamiamo su giru francu'. Così ho recuperato un po' di quello che avevo perduto. Per me la scuola, alla mia età, è stata 'unu giru francu' della vita. Ho potuto imparare cose nuove, tenermi in esercizio, trascorrere ore molto belle con i compagni e i professori. Non vedo l'ora che riprendano le lezioni!", ha raccontato durante la prova orale, per poi mantenere la promessa precipitandosi a scuola subito dopo la pausa estiva. Nato alla fine della Seconda Guerra Mondiale, Marras è cresciuto in anni difficili dove il bisogno non consentiva alle famiglie di far studiare i bambini. Così, finite le elementari, è cresciuto tra i campi, trasportando verdure e ortaggi su un carro trainato dai buoi. La vita è andata avanti ma lui non ha mai rinunciato al sogno della scuola e lo scorso anno è finalmente riuscito a sostenere l'esame accompagnato e festeggiato dai nipoti, Lucia e Vincenzo junior, orgogliosi del suo percorso. "Nostro nonno è sempre stato molto curioso, per noi era normale vederlo coltivare tante passioni e studiare da autodidatta - raccontano i nipoti -. Appena si è presentata l'opportunità di tornare sui banchi, di apprendere sotto la guida degli insegnanti e avere un luogo in cui confrontarsi, non ha esitato. Non per il 'pezzo di carta', ma perché gli piace imparare e condividere quello che sa. Quando eravamo piccoli ci raccontava le storie della mitologia greca, la storia della Sardegna, voleva anche insegnarci a suonare la chitarra". (ANSA).

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