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Un morto

Assalto al pullman, fermate tre persone. Un quarto è indagato per favoreggiamento

 Assalto al pullman, fermate tre persone

20 Ottobre 2025, 20:19

Sono tre gli ultrà della Sebastiani basket Rieti fermati dalla polizia, ritenuti tra i responsabili dell’omicidio di Raffaele Marianella, il secondo autista del pullman dei tifosi del Pistoia, raggiunto da una sassaiola dopo il match di domenica sulla strada statale 79 verso Terni. In carcere sono finiti Manuel Fortuna e Kevin Pellecchia, entrambi 31enni, e Alessandro Barberini di 53 anni: nei loro confronti, dice la questura di Rieti, «sono emersi gravi indizi di colpevolezza». Sui loro profili social, ci sono immagini di Mussolini e iconografie legate al mondo del fascismo, ma al momento - secondo fonti investigative - non emergono legami diretti con la galassia dell’estremismo di destra. Sembra però che in passato gli stessi fermati fossero stati già segnalati durante altri incontri di pallacanestro al palazzetto dello sport della città laziale, in cui si erano verificate tensioni con altre tifoserie ospiti. Il loro gruppo di ultrà è la 'Curva Terminillo'.
Un quarto ultras della Sebastiani Basket Rieti, secondo quanto apprende l’ANSA da fonti qualificate, risulta indagato in stato di libertà con l’ipotesi di reato di favoreggiamento per gli stessi fatti che hanno portato, questa sera, all’arresto dei tre ultras.
A portare gli investigatori sulla pista dei tre fermati, sono stati gli agenti che in quei momenti scortavano il pullman, i quali avevano notato alcune persone con il volto travisato allontanarsi rapidamente dopo essere salite su delle auto parcheggiate sotto il cavalcavia. Una delle macchine è stata bloccata dalla polizia e con il passare delle ore sono spuntati i nomi.
Ma nella chat tra tifosi potrebbero esserci ancora altri nomi di chi ha partecipato all’adunata per l’assalto al pullman, per questo gli investigatori hanno ascoltato diversi tifosi della Sebastiani Rieti. Nelle conversazioni su Whatsapp si fa riferimento a una spedizione punitiva pianificata da almeno tre tifosi della Sebastiani basket Rieti, ora sospettati di aver partecipato all’azione. Non ci sono solo i contenuti dei cellulari al vaglio degli inquirenti. La polizia sta scandagliando le immagini registrate dalle telecamere presenti all’interno e all’esterno del palazzetto dove si è svolto il match. Gli investigatori hanno visionato i filmati registrati prima, durante e dopo la partita di basket tra Pistoia e Sebastiani, compreso il tragitto che porta dal 'Pala-Sojourner' verso il bivio della superstrada per Terni, dove sono partiti i lanci di pietre e mattoni.
Altri elementi sono stati acquisiti dall’analisi investigativa svolta nel corso della pausa tra secondo e terzo quarto, quando c'erano stati momenti di tensione tra le due tifoserie che avevano richiesto l’intervento delle forze dell’ordine. Sotto la lente sono finite anche le celle telefoniche, per individuare chi al momento dell’agguato si trovava in quella zona, al bivio di Contigliano, dove non sono però presenti telecamere. Nelle prossime ore si svolgerà anche l'autopsia sul corpo di Marianella, colpito al torace da uno dei mattoni lanciati contro il parabrezza. A distanza di ore dalla vicenda, il gruppo di tifosi del Pistoia basket, che si dicono ancora sconvolti, ha ricordato «le scene strazianti vissute», che li hanno lasciati «completamente senza parole». Su Instagram invece Federica Marianella, figlia della vittima, ha scritto «ti terrò sempre nel mio cuore», rivolgendosi al padre scomparso.
Dallo sport alla politica, sono state tante le reazioni di condanna su quanto accaduto. La premier Giorgia Meloni ha parlato di «un atto di violenza inaccettabile e folle», esprimendo «profondo cordoglio alla famiglia della vittima», «vicinanza a chi ha assistito a questa tragedia» e «confidando che «i responsabili di questo gesto vigliacco e criminale vengano individuati e assicurati rapidamente alla giustizia». Per il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi «questa vicenda dolorosa rilancia la necessità di riaffermare una autentica cultura del rispetto dell’avversario e dell’interlocutore, laddove invece sembrano proliferare comportamenti violenti e aggressivi da parte di chi si sente al di sopra delle regole, pur di imporre in ogni modo propri convincimenti e interessi», dice il numero uno del Viminale, per il quale «la tragedia avvenuta a Rieti suscita sgomento e rabbia». Fino al termine delle indagini - secondo quanto stabilito dal consiglio straordinario della Federbasket - le partite casalinghe di Rieti in A2 si giocheranno a porte chiuse, senza tifosi, mentre il Pistoia Basket, nel rispetto del dolore della famiglia Marianella, ha sospeso per una giornata tutte le attività. Nelle prossime ore si riunirà l’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive del ministero dell’Interno, in cui non si esclude possano arrivare ulteriori valutazioni.

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