ROMA
(ANSA) - ROMA, 22 NOV - Fumogeni fucsia che colorano il cielo, chiavi che tintinnano come un allarme collettivo, cartelli e bandiere che sventolano a perdita d'occhio. Settantamila persone, secondo le organizzatrici, hanno partecipato al corteo nazionale transfemminista di Non una di Meno, che ha sfilato a Roma per dire no alla violenza e al patriarcato. Lo slogan "Sabotiamo guerre e patriarcato" a scandire ogni passo della marea fucsia, mentre sullo sfondo rimbalzano ancora le parole di Nordio e Roccella, che hanno acceso il dibattito politico delle ultime ore. "Siamo tutte transfemministe", urla la testa del corteo partito da piazza della Repubblica e arrivato a San Giovanni. In via Merulana uno dei momenti simbolici della giornata: il silenzio, le candele. E l'omaggio a Ornella Vanoni con "La voglia, la pazzia". Poco prima alcuni manifestanti avevano bruciato cartelli di Pro Vita e Famiglia vicino alla sede dell'associazione antiabortista. La polemica però non si placa dopo le parole del ministro Nordio. "Nel codice genetico dell'uomo c'è una resistenza alla parità dei sessi", aveva detto ieri. E oggi a tornando sull'argomento dice: "Molto rumore per nulla". E ancora: "Ho detto quello che pensano tutti". Ma in piazza a rispondere sono in molti. Anche persone dello spettacolo. La regista Paola Cortellesi ha parlato di "sconforto" e di una società che "deve cambiare", mentre Anna Foglietta ha definito "non condivisibili" le parole del governo: "La violenza va affrontata senza bandiere". La manifestazione si chiude tra cori e musica, con l'associazione che denuncia 78 femminicidi dall'inizio dell'anno e chiede interventi strutturali, non slogan: "La violenza patriarcale non è emergenza. È sistema". Mentre il corteo era alle battute finali i ministri Roccella e Valditara, in un'altra parte di Roma, dopo l'accensione del tempio di Venere, hanno presentato 'Corri Libera' la marcia in programma domani mattina con partenza dal Colosseo: 5mila le iscrizioni raggiunte. "Domani sarà una bella manifestazione di libertà, di volontà di essere uniti in modo non scontato contro la violenza sulle donne" ha detto la ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, Eugenia Roccella. Anche il ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara ha auspicato che "in queste giornate ci possa essere un comune sentire anche fra le forze politiche e non solo, lasciando da parte le polemiche, ma impegnandoci tutti insieme per stroncare la violenza sulle donne, per creare una società del rispetto partendo dalle scuole". (ANSA).
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