VERCELLI
(ANSA) - VERCELLI, 25 NOV - "Giustizia per Valerio". È lo striscione esposto oggi davanti al tribunale di Vercelli in occasione dell'apertura dell'udienza preliminare per la morte di Valerio Miceli, un trentenne fuggito dalla comunità psichiatrica di Frassineto Po (Alessandria) all'inizio dell'estate 2024, poi ritrovato morto ai bordi della provinciale che collega il paese a Casale, all'altezza dell'autostrada. La morte era avvenuta a causa di un'insufficienza cardiorespiratoria. Per i dieci imputati l'accusa è cooperazione in omicidio colposo: queste persone, tra cui medici, educatori e soccorritori, avrebbero tenuto una condotta negligente che avrebbe portato il giovane al decesso. Dopo la fuga dalla comunità in cui era ospitato, le ricerche di Miceli si erano concluse con il ritrovamento, da parte della protezione civile, del corpo del 30enne riverso in un campo. Oggi davanti al tribunale di Vercelli erano presenti alcuni familiari del giovane con lo striscione: "Chiediamo che ci sia giustizia per il nostro Valerio", hanno detto. La vita del trentenne era stata segnata da anni di terapie psichiatriche e residenze in comunità specializzate. (ANSA).
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