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OLBIA

Bruciò vivo il vicino di casa, in appello confermato l'ergastolo

Difesa verso ricorso, 'aggravante della crudeltà non sussiste'

Bruciò vivo il vicino di casa, in appello confermato l'ergastolo

01 Dicembre 2025, 14:18

(ANSA) - OLBIA, 01 DIC - La Corte d'assise d'appello di Sassari ha confermato la sentenza all'ergastolo per Davide Iannelli, 55 anni, per l'omicidio tre anni fa del suo vicino di casa e rivale, Tony Cozzolino, cosparso di benzina e bruciato vivo per strada e morto in ospedale 10 giorni dopo.. La corte, presieduta da Salvatore Marinaro, ha riconosciuto, anche in secondo grado, l'aggravante della crudeltà. Mentre i difensori di Iannelli, i legali Abele e Cristina Cherchi, avevano chiesto il riconoscimento della legittima difesa e la riqualificazione del reato da omicidio volontario a omicidio preterintenzionale, escludendo proprio l'aggravante della crudeltà. "Aspettiamo i 90 giorni per il deposito degli atti, ma certamente faremo ricorso in Cassazione - ha dichiarato all'ANSA l'avvocato Cristina Cherchi - A nostro avviso l'aggravante della crudeltà non sussiste. Il nostro assistito ha reso dichiarazioni spontanee e ribadito che non era sua intenzione uccidere Cozzolino e non si aspettava un esito nefasto". Iannelli, come ricostruito nel corso del processo, l'11 marzo 2022 arrivò in auto davanti al condominio di via Petta a Olbia dove abitava, scese dal mezzo e si avvicinò al suo vicino di casa - con il quale i rapporti erano tesissimi - che passava sul marciapiede; gli versò addosso della benzina da una bottiglia che impugnava e gli diede fuoco con un accendino, per poi risalire in macchina e allontanarsi. Cozzolino, come una torcia umana, cercò riparo in un bus fermo lì vicino e l'autista usò un estintore per spegnere le fiamme. Riportò ustioni sul 42% del corpo, in particolare sul viso, le braccia e il tronco, e morì in ospedale dopo dieci giorni di agonia. (ANSA).

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