ROMA
(ANSA) - ROMA, 11 DIC - Leal "si oppone con forza al controverso sì della Camera sul declassamento del lupo e ha fatto ricorso al Tribunale di Giustizia Europeo. E' pronta a intervenire in tutte le sedi contro il declassamento in Italia". LO si legge in una nota. "Grave è infatti pregiudizio che si produrrebbe, atteso che non ci sono basi scientifiche valide, tali da sorreggere una decisione di tale gravità". "Il voto favorevole della Camera sul declassamento del lupo, è assolutamente antiscientifico e quindi per soli interessi di parte. - sottolinea Cristiano Fant, operatore esperto in Etologia Relazionale, responsabile Leal fauna selvatica - Sicuramente il ritorno del lupo in Italia, ha riportato a galla paure ataviche. È doveroso dunque il ripristino della verità su questi animali. Prendiamo come esempio quello che sta accadendo a Ospitale di Cadore, paese di 260 anime, ai piedi delle Dolomiti, in provincia di Belluno. Gli abitanti si sono definiti assediati dai lupi; il sindaco ha aggiunto che ci sono addirittura tre branchi in zona. Sulla base di cosa venga dato tale giudizio, non è dato sapere visto che non sembra avere competenze in materia. Ma quello che più conta è la percezione che la gente ha del lupo, in una provincia che non fa praticamente nulla per creare le basi di una corretta convivenza tra uomini e animali". La Legge regionale del Veneto 60/93 pretende, all'Art. 7 che le ASL e le amministrazioni comunali realizzino annualmente eventi pubblici e nelle scuole per edurre la popolazione sul corretto rapporto uomo-animale-ambiente ma questo non è mai stato fatto, senza che la prefettura che ha compiti di coordinamento e controllo e la polizia giudiziaria abbiano mai indagato in merito. "Quando alla mente viene data la possibilità di fantasticare, trovando terreno fertile nella mancanza di cultura in materia, le storie si ingigantiscono ed anche un animale per nulla pericoloso e timorato del sapiens come il lupo, appare come un mostro. Il rischio mostruoso per l'equilibrio del nostro ecosistema invece è proprio il declassamento, che di fatto apre la strada alla caccia". (ANSA).
© Riproduzione riservata
Gazzetta di Parma Srl - P.I. 02361510346 - Codice SDI: M5UXCR1
© Gazzetta di Parma - Riproduzione riservata