VENEZIA
(ANSA) - VENEZIA, 14 DIC - Il Tribunale di Venezia ha condannato a nove anni di reclusione un uomo di 70 anni per violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia ai danni della figliastra disabile, in relazione a episodi avvenuti tra il 2019 e il 2020 nella terraferma veneziana dopo la morte della madre della donna di cui l'imputato era convivente. Lo scrive il Gazzettino. Alla compagna dell'uomo, accusata solo di maltrattamenti in famiglia, è stata inflitta la pena di quattro anni. Entrambi sono stati condannati al risarcimento dei danni. La vicenda è venuta alla luce nel 2022 a seguito della denuncia presentata dall'amministratore di sostegno della donna, che aveva ricevuto una segnalazione da parte di una persona vicina alla vittima. La trentenne è stata ascoltata più volte in audizione protetta, alla presenza degli assistenti sociali, confermando tutti gli episodi. Nel corso del processo l'imputato ha respinto ogni addebito, sostenendo che la denuncia è stata presentata affinché la donna potesse tenere tutta per sé la casa Ater nella quale risiedevano. Il Tribunale ha ritenuto la sussistenza di elementi di prova a supporto delle accuse: decisiva è stata la deposizione della psicologa che ha in cura la donna, secondo la quale non avrebbe capacità di mentire perché non ha memoria e dunque non sarebbe stata in grado di ripetere la sua versione per quattro volte, come ha fatto. (ANSA).
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