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PERUGIA

La sindaca di Perugia ai concittadini, ho sperimentato la fragilità

Ferdinandi su Fb: 'Sento la solitudine e la paura di sbagliare'

La sindaca di Perugia ai concittadini, ho sperimentato la fragilità

27 Dicembre 2025, 13:48

(ANSA) - PERUGIA, 27 DIC - "Questo è un Natale diverso per me perché mi sono ammalata e ho dovuto fermarmi. Un'esperienza che mi ha messa davanti a qualcosa che, da psicologa, sapevo sulla carta ma che nella vita reale fa un rumore tutto suo: la fragilità": lo scrive la sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi, in un post su Facebook nel quale rivolge i suoi auguri di Natale ai concittadini. "Questa società così frenetica - prosegue Ferdinandi - ci spinge ad avere vite sempre più 'funzionanti', a dimostrare di essere infallibili, a non crollare mai. Ma in questi giorni ho sperimentato sulla mia pelle quanto poco proteggiamo noi stessi, quanto fatichiamo a riconoscere le nostre parti fragili, a concederci il diritto di fermarci. Ho guardato la mia vita spremuta e ho visto quanto ho faticato ad accettare che in questo periodo oltre alla bellezza del ruolo c'è stata anche una grande fatica. Ho sentito sulla mia pelle la solitudine, le enormi responsabilità quotidiane, la paura di sbagliare, di non essere all'altezza e persino l'odio riversato su di me, che in tutto questo tempo ho provato a lasciar scivolare via ma che si è inscritto nel corpo e nel cuore". "E allora, in questo Natale - aggiunge la sindaca, come riporta oggi anche La Nazione Umbria - il mio augurio principale è che ciascuno di noi possa ritrovare tenerezza verso se stesso e verso gli altri. Tenerezza non come debolezza, ma come cura gentile delle nostre fragilità, come quelle parole sottili, delicate e umane che ci salvano e aprono l'animo all'altro, come insegna chi ha saputo guardare la fragilità non come fallimento ma come parte profonda dell'esperienza umana. Mi fa sorridere che proprio io, che parlo tanto della necessità di occuparsi dei più fragili per costruire comunità solide, abbia dovuto faticare così tanto a riconoscerle in me. Ma forse è così per tutti noi: la tenerezza verso gli altri si impara quando, con coraggio, la rivolgiamo prima di tutto a noi stessi". Fra i tanti messaggi di incoraggiamento, in risposta al post, c'è chi scrive: "Tra tanto urlare, sbraitare e aggredire è bello sentire parole semplici, umane, fragili ma proprio per questo, nel coraggio dimostrato nel riconoscere le proprie fragilità, di una grande forza e aiuto"; "Queste parole le sento profondamente mie"; "Bellissime parole, che danno il senso della persona a cui abbiamo affidato la guida della nostra città"; "Parole che arrivano dritte, perché vere"; "La tua fragilità ti rende ancora più vicina a tutti!". (ANSA).

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