ROMA (ITALPRESS) - "La qualità delle relazioni fra San Marino e Italia è più che buona, non è solo un rapporto di buon vicinato, ma è anche di collaborazione. C'è un interscambio economico-sociale altissimo, quella con l'Italia è una relazione per noi importante, imprescindibile, ma anche con un senso di comunanza e di fratellanza. Condividiamo non solo la lingua, ma anche i valori, i principi, la cultura". Lo afferma Luca Beccari, segretario di Stato per gli Affari esteri, la cooperazione economica internazionale e le telecomunicazioni di San Marino, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica Primo Piano dell'agenzia Italpress. "San Marino offre lavoro a tanti lavoratori frontalieri italiani e l'Italia al contempo è un'opportunità di specializzazione e di lavoro che altrimenti non ci sarebbe per lavoratori e studenti sanmarinesi. Sul piano della formazione e lavoro c'è una sinergia fortissima", spiega il ministro. "Una comunità di 35 mila abitanti non può fisiologicamente fornire tutte le risorse lavorative che servono, quindi San Marino storicamente attinge dal bacino italiano. C'è stato un incremento che ha segnato un trend coerente anche con una ripresa del ciclo economico a San Marino", prosegue. "Il settore manifatturiero dà l'apporto principale al Pil di San Marino, ma anche il comparto dei servizi è molto vivace. Per noi è fondamentale una sinergia con i distretti economici italiani - spiega Beccari -. Anche i settori turistico e culturale sono ambiti nei quali si sviluppano forme di collaborazione". Sul fronte della politica estera, a tenere banco è il Medio Oriente, dove "si parte da una tregua, da un cessate il fuoco, ma ora bisogna ristabilire l'ordine delle cose, a cominciare dalla priorità che è l'assistenza alla popolazione di Gaza". Anche San Marino ha riconosciuto lo Stato di Palestina. "Non è solo un messaggio, credo che sia più un'assunzione di consapevolezza, la soluzione due popoli-due Stati ha bisogno di azioni concrete - spiega Beccari -. È chiaro che lo scenario e le dinamiche siano complessi. San Marino ha deciso di fare questo passaggio perché crediamo che sia fondamentale anche per i palestinesi capire che c'è una comunità internazionale che vuole che la Palestina abbia un'autodeterminazione, che ovviamente non passa attraverso le organizzazioni terroristiche". San Marino nello scacchiere internazionale mette in pratica la cosiddetta "neutralità attiva". "Un conto è non essere schierati militarmente o non far parte della Nato, un altro è non prendere posizione all'interno di un organismo internazionale quando ad esempio c'è da difendere un diritto o un principio o c'è da condannare una violazione - spiega il ministro degli Esteri -. Neutralità attiva vuol dire non fare parte di nessuno schieramento ma essere proattivi nella difesa dei valori. Noi ad esempio avevamo relazioni diplomatiche e rapporti ottimi con la Russia. Ma quando ha invaso l'Ucraina, ha violato un principio fondamentale: l'integrità territoriale dei popoli, delle nazioni. Quindi abbiamo senza esitazione condannato l'invasione e ci siamo anche allineati alle sanzioni contro Mosca decide dall'Unione Europea e dalla comunità internazionale. Non possiamo rimanere indifferenti al fatto che viene violato un principio che è alla base della nostra stessa esistenza, perché San Marino senza il diritto internazionale non esisterebbe". Quanto all'Unione Europea, San Marino non ne fa parte, "ma ha deciso dieci anni fa di intraprendere un negoziato con Bruxelles per un accordo di associazione che sostanzialmente garantirà un accesso al mercato unico al pari degli Stati membri pur rimanendo Stato terzo - afferma Beccari -. Si è pensato a un passaggio intermedio, attraverso un accordo di associazione che intanto integri il mercato unico e poi lascia aperta la prospettiva di una piena adesione, ma questo lo decideranno le future generazioni". - Foto Italpress - (ITALPRESS). sat/red 21-Ott-25 17:52
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