Ho avuto una piacevole sorpresa ma non riesco a darmi una spiegazione. Sono andato in pensione con quota 100 da pochi giorni e il mio assegno netto è superiore all'ultimo stipendio di circa 200 euro. Sul sito INPS affermano che il calcolo è stato fatto col sistema misto. Mi sa dare una spiegazione? Lettera firmata
In prima battuta…”Bel colpo!” non è da tutti andare in pensione con un importo superiore all’ultimo stipendio.La cosa non è semplice ma spiegabile.In premessa vediamo come si calcola l’importo della pensione.I metodi di calcolo sono sostanzialmente tre:
1) Calcolo con il metodo retributivo
Si applica ai lavoratori che avevano accreditati almeno 936 contributi settimanali (18 anni) alla data del 31 dicembre 1995.Il calcolo viene effettuato sulla retribuzione settimanale media percepita negli ultimi10 anni retroagendo nell’individuazione delle 520 settimane (10 anni) dall’ultima retribuzione percepita. In realtà il calcolo è più complesso ma, per capirci e per semplicità, va bene così.Le retribuzioni più “vecchie” vengono rivalutate.Una volta individuata la retribuzione media si applica un coefficiente di rendimento (il 2%, che diminuisce per retribuzioni superiore al massimale fissato per legge ) per ogni anno di contribuzione accreditato.Questo metodo si applica per le contribuzioni accreditate a tutto il 31 dicembre 2011; per le contribuzioni successive (dal 1° gennaio 2012) si applica il sistema contributivo.
2) Calcolo con il metodo misto
Si applica ai lavoratori che avevano accreditati meno di 936 contributi settimanali (18 anni) alla data del 31 dicembre 1995.In questo caso, che probabilmente è il suo, si applica il metodo retributivo, così come descritto più sopra, per la contribuzione accreditata alla data del 31 dicembre 1995 e il metodo contributivo per tutta la contribuzione successiva.
3) Calcolo con il sistema esclusivamente contributivo
Si applica ai lavoratori che non avevano accreditata alcuna contribuzione alla data del 31 dicembre 1995. In questo caso la pensione verrà calcolata sull’ammontare di tutta (“la sommatoria”) la contribuzione accreditata. Si costituisce il cosiddetto “montante contributivo” che viene rivalutato annualmente per il tasso di variazione media quinquennale del prodotto interno lordo. Una volta stabilito il “montante contributivo” al momento del pensionamento questo viene moltiplicato per i coefficienti di trasformazione, che variano a seconda dell'età del pensionando stabiliti per legge. Questi coefficienti nella sostanza sono collegati all’aspettativa di vita futura dei pensionati, quindi più si ritarda l'uscita maggiore sarà il coefficiente applicabile, maggiore sarà l'importo annuo della pensione.
Per venire alla sua domanda, l’unica spiegazione possibile è che lei abbia avuto retribuzioni alte o medio alte negli anni passati e retribuzioni più basse negli ultimi anni. Se così fosse, sia per la quota contributiva che per quella retributiva della sua pensione, retribuzioni/contribuzioni più alte negli anni passati subiscono una rivalutazione ai fini del calcolo del montante contributivo o della retribuzione media e, quindi, determinano un maggior importo di pensione.
Paolo Zani
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