LA PAROLA ALL'ESPERTO
Partite Iva e riscatti
Inviate i vostri quesiti su Fisco, Lavoro, Previdenza, Casa a esperto@gazzettadiparma.it
Sono un dipendente nel settore privato metalmeccanico con 37 anni di contributi. Nel 1988 ho avuto una partita iva individuare semplificata per circa 2.5 anni dove potevo non versare contributi, cosa che ho fatto per mero risparmio (ahimè). Volevo riscattate ora a distanza di parecchi anni per aumentare gli anni di contribuzione a titolo oneroso. È ancora possibile farlo?
Lettera firmata
Purtroppo la risposta è negativa. Infatti siamo in presenza di attività lavorativa svolta in qualità di libero professionista con partita IVA in un periodo, il 1988, quando non esisteva ancora l’obbligo assicurativo per questa particolare categoria di lavoratori.
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L’obbligo assicurativo sorge dal 1996 per effetto della legge n° 335/1995 che ha istituito la Gestione separata presso l’INPS, gestione finalizzata all'estensione dell'assicurazione generale obbligatoria per l'invalidità, la vecchiaia e i superstiti, ai soggetti che esercitano per professione abituale, ancorché non esclusiva, attività di lavoro autonomo, nonché i titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, e gli incaricati alla vendita a domicilio.
Per la pensione anticipata servono 42 anni e 10 mesi
Risponde l'esperto Paolo Zani www.tuttoprevidenza.it
Si tratta della quasi totalità delle forme di collaborazione coordinata e continuativa (cosiddetti Co.co.co e Co.co.pro.), e le categorie residuali di liberi professionisti, per i quali non è stata prevista una specifica cassa previdenziale. In linea teorica, il riscatto sarebbe stato possibile in presenza di lavoro autonomo in qualità di artigiano, commerciante svolto in qualità di coadiuvante ma come titolare esclusivamente di partita IVA la cosa, purtroppo per lei, almeno per il momento non è possibile. La normativa sui riscatti è in continua evoluzione per cui per il futuro non mi sento di escludere nulla.
Paolo Zani
www.tuttoprevidenza.it