LA PAROLA ALL'ESPERTO
Inviate le vostre domande su fisco, lavoro, casa, previdenza a esperto@gazzettadiparma.net
Sono proprietario di un appartamento posto all’ultimo piano di un condominio in Parma. Avrei intenzione di distaccarmi dall’impianto di riscaldamento centralizzato. È possibile? Devo chiedere l’autorizzazione al condominio? Quale procedura devo seguire? Lettera firmata
Risponde l'esperto Laura Acquistapace Avvocato (consulente Confedilizia)
Gentile lettore, la rinuncia all'uso dell'impianto di riscaldamento centralizzato (o di condizionamento) è stata codificata con la riforma del condominio (legge n.220/2012) che ha previsto, all'art. 1118, comma 4 c.c., la possibilità per il singolo condomino di rinunciare all'utilizzo dell'impianto centralizzato di riscaldamento o di condizionamento, se dal suo distacco non derivino notevoli squilibri di funzionamento o aggravi di spesa per gli altri condomini.
In presenza anche di una sola delle due situazioni sopra indicate, il distacco non può avere luogo.
In ordine al funzionamento, la giurisprudenza si è espressa confermando che lo squilibrio deve essere «notevole» mentre «gli aggravi di spesa» prescindono dalla loro consistenza.
È evidente che si tratta di valutazioni rimesse ad un tecnico che dovrà valutare se si è in presenza dei requisiti richiesti per esercitare legittimamente o meno il diritto al distacco.
Previdenza: come funziona "opzione donna"
Inviate le vostre domande su fisco, lavoro, casa, previdenza a esperto@gazzettadiparma.it
L'onere della prova in capo al condomino che intenda esercitare la facoltà del distacco viene meno soltanto nel caso in cui l'assemblea condominiale abbia effettivamente autorizzato il distacco dall'impianto comune sulla base di una propria autonoma valutazione della sussistenza dei presupposti de quibus.
Mi si chiede altresì se sia necessaria l'autorizzazione dell'assemblea ed in questo senso la risposta è negativa trattandosi dell’esercizio di un diritto.
Però il condomino che vorrà procedere al distacco avrà l’obbligo di informare l'amministratore il quale riferirà all'assemblea. Tale preventiva informazione dovrà necessariamente essere corredata dalla documentazione tecnica attraverso la quale il condomino sarà tenuto a provare l’esistenza dei presupposti che rendono possibile la rinuncia all'impianto di riscaldamento centralizzato e cioè l’assenza di notevoli squilibri o di assenza di aggravi per i condomini che continueranno a servirsi dell'impianto condominiale.
Inviate le vostre domande su fisco, lavoro, casa, previdenza a esperto@gazzettadiparma.net
© Riproduzione riservata
Contenuto sponsorizzato da Centoform
Gazzetta di Parma Srl - P.I. 02361510346 - Codice SDI: M5UXCR1
© Gazzetta di Parma - Riproduzione riservata