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La parola all'esperto

Banche, le regole per la pensione in caso di esuberi

Banche, le regole  per la pensione  in caso di esuberi

di Paolo Zani

08 Marzo 2023, 20:07

Buongiorno, ho 58 anni e ho accumulato 36 anni di contributi. Lavoro nel settore bancario e, a seguito di una fusione, il mio istituto a breve provvederà a procedere con diversi licenziamenti. La banca sarà obbligata ad accedere al fondo di solidarietà delle banche? Gli ammortizzatori sociali prevedono solo contributi figurativi? Quali vie ho per arrivare al requisito pensionistico? Grazie.
Lettera firmata

Risponde l'esperto Paolo Zani www.tuttoprevidenza.it

Innanzitutto cerchiamo di chiarire, per i non addetti ai lavori, che cosa sia il fondo di solidarietà per esuberi dei lavoratori dipendenti del credito. Questo fondo è costituito presso l’Inps ed è finanziato esclusivamente con i contributi delle aziende di credito e dei lavoratori del settore e viene utilizzato in caso di ristrutturazioni, fusioni bancarie in cui siano presenti esuberi di personale. Le singole banche, relativamente agli accordi stipulati, versano all'Inps sia le somme per l'assegno straordinario sia la contribuzione, fino al raggiungimento del diritto a pensione anticipata (anni contributivi) o di vecchiaia (età anagrafica). Oggi, i requisiti contributivi per l’accesso alla pensione anticipata sono 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne.

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Per la pensione di vecchiaia l’età è fissata a 67 anni sia per gli uomini che per le donne e il requisito contributivo è, in generale, di 20 anni di contribuzione. L’istituto di credito non è obbligato ad aderire al Fondo esuberi anche se non mi risulta che qualche banca abbia rinunciato a questa opportunità. L’accesso al Fondo per i lavoratori in esubero avviene solo ed esclusivamente a seguito di accordo sindacale tra l’istituto di credito e le organizzazioni sindacali e il lavoratore può aderire esclusivamente su base volontaria. La durata dell’assegno erogato dal fondo è variabile; in generale di 5 anni o, a volte, max di 7 anni. La durata è stabilita nell’accordo sindacale.

Ovviamente la durata è legata ai tempi di maturazione dei requisiti per la prima finestra utile per l’accesso alla pensione anticipata o di vecchiaia. Il lavoratore che intenda aderire deve presentare l’ultima busta paga e un Eco cert. (Estratto conto certificativo) rilasciato dall’Inps. La “pensione” (Vo Cred) viene calcolata come tutte le altre pensioni a seconda della posizione contributiva personale e tiene conto anche della contribuzione mancante al diritto o fino al raggiungimento dell’età pensionabile nel caso di pensione di vecchiaia. L'assegno straordinario costituisce reddito imponibile Irpef? Stranamente no. È già al netto dell'Irpef (calcolata dall'Inps non soggetto ad eventuali variazioni).

Ne consegue che, se non vengono percepiti altri redditi assoggettabili all’ Irpef, non si può portare in detrazione alcun tipo di onere (interessi mutui, spese mediche, ristrutturazioni, assicurazioni, ecc.); è comunque possibile andare a carico del coniuge, se lavora, o di un altro soggetto (figli conviventi o genitori anche non conviventi) che potrà detrarre le spese. L'assegno viene pagato dall'Inps anche se è un onere a totale carico dell'azienda che ha in atto un processo di esodi e che ha aderito al fondo.

È erogato dal mese successivo alla cessazione del rapporto di lavoro e fino al mese antecedente la decorrenza della pensione. L'assegno è erogato per 13 mensilità e accreditato il primo giorno lavorativo di ogni mese. Non costituendo, l’assegno, una vera e propria pensione alla maturazione di tutti i requisiti per la pensione vera e propria non si trasformerà automaticamente in «pensione» ma il lavoratore interessato dovrà presentare apposita domanda all’Inps. Questa domanda andrà presentata almeno un paio di mesi prima della decorrenza del trattamento pensionistico per evitare di perdere alcune mensilità. Nella sua posizione contributiva (36 anni), con le attuali regole, non vedo alcuna possibilità diversa dall’adesione al Fondo per poter percepire un assegno pensionistico.

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