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LETTERA AL DIRETTORE

La liberalizzazione degli stupefacenti

di Marco Taliani

11 Dicembre 2021, 09:11

Cortese direttore,
e così in giro per l'Europa siamo passati ufficialmente alla politica dei «fatti». Non bastasse la scoperta di tracce di droga nei bagni del parlamento inglese (... scoperta, del resto, equiparabile a quella dell’acqua calda!) ora anche la nuova maggioranza di governo tedesca ha deciso di liberalizzare la cannabis per finalità… ludiche. Cosa pensarne? Personalmente ho sempre ritenuto che per combattere l’uso delle droghe bisognerebbe far passare il messaggio di quanto sia da «sfigati» cercare di sembrare ciò che non si è... drogandosi. Ma non si equivochi! Non c’è nessun senso o presunzione di superiorità in questo. Tutt’altro. Sappiamo bene quanto l’uso delle sostanze stupefacenti non sia più un retaggio degli emarginati ma ormai dei loro stessi antipodi. E basterebbe testare i bagni anche del nostro di parlamento per averne la riprova e la conferma. Quando anni fa ero semplice consigliere comunale eravamo stati solo in due, minoranza inclusa, di cui si aveva avuto voce che ci si era sottoposti ad un test anti-droga. E, questo, per rispetto proprio di chi ci aveva eletto. Ma davvero si vuole legalizzare ed aggiungere anche questo tipo di interpretabile ludopatia ad uso e consumo dei liberi cittadini? Sperando di toglierne il monopolio ai trafficanti rendendolo pubblico. Non sarebbe allora però giusto imporre il test obbligatorio a tutti gli stipendiati statali? Eletti inclusi? Vietandone l'assunzione negli ambienti di lavoro. Non per finalità persecutoria ma di equità e sicurezza. Per rispetto proprio di coloro che si sacrificano nell’affrontare il quotidiano senza «farsi». Senza, cioè, falsare se stessi per superare anche solo un concorso pubblico. I veri ultimi da rispettare non sono forse questi? In fondo, parafrasando un passo dantesco, fatti non fummo a viver come... «fatti»!

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