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LETTERA AL DIRETTORE

Passaggio a livello: disagi insostenibili

di Bruno Cortecci

10 Luglio 2022, 13:19

Gentile direttore,
da anni lavoro in strada Nuova Naviglio e sono sempre stato limitato nei miei spostamenti da un passaggio a livello che definire non in linea con i tempi è un eufemismo.

Sono reduce da una attesa di circa 20 minuti al passaggio a livello e ho osservato quanto spreco di tempo risorse, energia (auto in moto con condizionatore acceso) sia reso necessario dalla negligenza di chi non fa nulla per mitigare il disagio.

Detto passaggio a livello appartiene alla linea ferroviaria Trenord che collega Parma a Brescia e presenta una peculiarità strana, ovvero, quando un treno arriva da nord verso Parma, le sbarre si chiudono quando il convoglio è a poca distanza e i tempi di attesa sono ragionevoli. Al contrario il passaggio a livello si chiude quando il convoglio proveniente da sud è ancora presso la stazione di Parma. Il tempo che trascorre tra apertura e chiusura selle sbarre si dilata enormemente. La conseguenza è che si formano lunghe file di auto e autocarri sia in direzione autostrada che in direzione Pedrignano.

Se anni addietro, noi e pochi altri eravamo impattati da questo disservizio, oggi, con la presenza nel quartiere di importanti realtà industriali, il numero di veicoli si è moltiplicato e nelle ore di punta spesso la coda di automezzi arriva in via Paradigna all’altezza della rotatoria con via Carra.

Ringraziamo il cielo che non c’è mai stata emergenza in cui venir impiegati mezzi come ambulanze o vigili del fuoco. Tuttavia chiedo: perché confidare nella buona sorte quando oggi tecnologie disponibili (presenti sullo stesso tratto direzione Nord-Sud) possono essere installate nel giro di pochissimo tempo?

L’aumento del traffico è anche dovuto alla chiusura del ponte di via Versailles (quella che costeggia l’inceneritore). Via già finita da anni che collegherebbe la SP per Colorno fino al Parma Retail.

Tralascio l’impressione di sciatteria che ne potrebbe avere il manager in visita alla nostra più importante azienda farmaceutica, tralascio il pur significativo impatto ambientale dovuto ai veicoli fermi in attesa che inquinano e producono rumore, e non mi si venga a dire che i cartelli poco più grandi di un foglio di quaderno posti in prossimità del passaggio che invitano i conducenti a spegnere i motori sono la soluzione. Quando il tempo è clemente, purtroppo capita che qualche cittadino a piedi o in bicicletta, dopo la lunga e estenuante attesa, passi sotto il passaggio a livello chiuso, anche a discapito della sicurezza.

Probabilmente né la nostra amministrazione comunale né la ferrovia competente hanno avuto modo di valutare l’aumento esponenziale del traffico, perché se così fosse avrebbero senza indugio provveduto ad allertare chi di competenza per porre rimedio.

Ebbene, ora io – un comune cittadino - segnalo questa criticità e mi auguro che i provvedimenti necessari vengano presi in tempi ragionevoli, infatti per vivere in sicurezza il nostro futuro, ci vuole solo impegno da parte di tutti coloro che sono designati alle proprie competenze.

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