Lettera al Direttore
Egregio direttore,
sono un pensionato ex bancario (cassiere) e ricordo fin dall'infanzia che abitavo in un quartiere popolare con oltre 500 famiglie.
Eravamo negli anni 1970/80, ma ricordo come fosse oggi che tante volte molte famiglie, specialmente nel periodo estivo, si trovavano in strada e passavano le serate in compagnia. Poteva succedere che si dimenticassero le chiavi sulla porta di notte, ma non è mai successo niente. Il quartiere, a quei tempi, era tranquillo, ci si conosceva tutti.
Oggi questo non sarebbe più possibile, con la delinquenza che c'è. Ormai è diverso tempo che il cittadino onesto e lavoratore che paga le tasse non vive più tranquillo. Noi pensionati, spesso con qualche invalidità, non siamo più in grado di difenderci da soli e dobbiamo avere la certezza che in caso di bisogno le forze dell'ordine ci proteggano.
Ma la cosa che a me fa stare molto in pensiero sono i miei figli, quando vanno al lavoro: mia figlia ha già subito due rapine da persone armate e a volte ha ancora paura. Fa la cassiera in un supermercato. Come sto in pensiero io, sono certo che vi sono tanti altri familiari nella mia situazione. Il cittadino onesto ha paura della delinquenza e teme la mancanza di protezione.
Ora speriamo che con il nuovo governo si arrivi a un miglioramento positivo della situazione.
Mauro Battistini
Sorbolo, 17 ottobre
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