lettera al direttore
Gentile direttore,
dicono che la speranza sia l'ultima a morire, ebbene noi cerchiamo di tenerla viva.
Non ci si rassegna, in quel di Sala Baganza, ( e so di farmi interprete del pensiero di molti ), a vederci portar via, per altre finalità, quel bene inestimabile qual'è il Casino dei Boschi di Carrega. Concordo che il recupero strutturale sia più che mai urgente, ma per restituirlo in libertà a chi lo frequenta da sempre, a chi lo ama e soffre nel vedere il suo decadimento, senza poter fare nulla.
Il mio vuole essere un appello accorato alle grandi imprese di Parma e Provincia, che già ci stanno dimostrando di possedere un grande cuore. Ecco, imploriamo di volgere lo sguardo a questa realtà che altro non chiede che giustizia. Maria Luigia d'Austria, che ne ha fatto la sua residenza più amata, ne sarebbe fiera di vederla restituita, nel suo splendore, a coloro che continueranno ad utilizzarla per il bene comune, nelle forme più svariate e creative.
Lasciateci quindi sperare che qualcosa accada. Quei luoghi sono nutrimento per l'anima, ossigeno che rigenera, in un mondo che comprime sempre di più questi spazi vitali. Se ciò avverrà non sarà a beneficio di un paese ma di un'intera nazione che, come una madre, sa tenere in serbo i suoi gioielli, li protegge e non permette ad alcuno di prenderne possesso. Noi continuiamo a crederci.
Sala Baganza, 5 agosto
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