lettere al direttore
Gentile direttore,
in risposta alla lettera della signora Paola Mazza (datata 7 settembre e pubblicata sulla Gazzetta domenica scorsa) dal titolo «Boscaglia nei torrenti», il Consorzio ritiene utile aiutare chi ha scritto (e anche chi, conseguentemente, ha letto) a fare maggiore chiarezza.
La Bonifica Parmense sovrintende un territorio da 330 mila ettari, di cui due terzi costituiti da montagna e la restante parte da pianura dove, al fine di garantire l’irrigazione dei campi, il nostro ente si occupa di manutenere una rete costituita da oltre 1.500 km di canali «artificiali» sul territorio: dunque, sono i canali «artificiali» ad essere di nostra competenza, mentre gli affluenti al Po non sono a nostro carico.
Aggiungiamo anche che nemmeno i rii montani toccano al nostro ente, così come neanche i canali dei privati che, pur confluendo in quelli della Bonifica, restano di competenza dei privati. Per i canali a lato strada, infine, la manutenzione è generalmente condivisa tra il proprietario del terreno e quello della strada.
Concludendo, ribadiamo ancora una volta che il Consorzio della Bonifica Parmense si occupa della cura, gestione e manutenzione dei canali «artificiali» e ricordiamo che i cittadini possano chiedere informazioni al nostro ente (il cui centralino è attivo dal lunedì al venerdì) qualora nutrano ulteriori dubbi in merito la competenza dei corsi d'acqua presenti nel comprensorio consortile.
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