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lettere al direttore

Pronto soccorso pediatrico: disservizi

di Luca Cavallina

26 Dicembre 2023, 08:52

Egregio direttore,
è notizia di questi giorni, sia sulla Gazzetta di Parma che su tutte le testate nazionali, dell'assalto ai pronto soccorso pediatrici poiché molti bambini presentano forme influenzali gravi o molto pesanti.
Purtroppo questo disagio mi ha toccato con mano.
Bambina con febbre superiore a 38.5º da più giorni, mal di gola e forte fastidio davanti a fonti di luce (fotofobia). La pediatra dopo una visita ambulatoriale e prima di prescrivere antibiotici ed altri farmaci, ci ha caldamente consigliato, con tanto di ricetta rossa, di recarci al Pronto Soccorso pediatrico e così abbiamo fatto.
Tralasciando l'accoglienza quantomeno brusca di chi si occupa dell'accettazione («Perché vi presentate qui senza passare dal pediatra?»), dopo aver spiegato che è proprio il pediatra ad averci indirizzato al pronto soccorso pediatrico iniziamo ad attendere il nostro turno.
Arrivato il nostro momento, la bambina viene visitata e sostanzialmente, oltre ad una congiuntivite rilevata con visita oculistica urgente (a cui verrà poi applicato un ticket da pagare) viene riscontrata gola molto arrossata e tonsille ingrossate. Viene prescritto un antibiotico e mi consigliano di farle fare un tampone per lo streptococco in farmacia. E qui casca l'asino: chiedo perché dovrei rivolgermi in farmacia e come mai in pronto soccorso pediatrico non venga eseguito questo tipo di tampone dal momento che molti bambini in questo periodo sono soggetti a varie forme influenzali. La risposta è sconcertante: Il pronto soccorso non è dotato di kit per eseguire la diagnostica per lo streptococco.
Ora, capisco (anzi no, non capisco) i tagli che da trent'anni a questa parte vengono fatti al SSN, comprendo le difficoltà degli operatori sanitari ma non è sintomo di uno stato civile dover costantemente ricorrere ad una prestazione privata pur trovandosi già all'interno di una struttura ospedaliera.
Concludendo mi domando: non è che certi servizi non vengono più erogati deliberatamente per consentire ad altre categorie (farmacie, laboratori privati...) di poter fare più business sulle influenze?
Allibito, porterò una bambina con febbre alta a farsi il tampone in farmacia perché il Pronto Soccorso pediatrico di Parma non ha il kit per poterlo fare.
 
Parma, 19 dicembre

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