Rilascio passaporti: la colpa è del Ministro

Egregio direttore,
quando un servizio come il rilascio passaporti non funziona un «normale» ministro degli interni dovrebbe intervenire perché tale mansione venga svolta in tempi ragionevoli. Se alla Polizia viene assegnata tale compito, le Questure devono espletarlo, in ragionevoli tempi, senza far aspettare le «calende greche» i cittadini.
Se le Questure non riescono ci si deve domandare perché tale mansione, come un servizio importante come il rilascio dei passaporti, visto che il problema non è solo della nostra città  ma nazionale, non conosca un intervento concreto del ministro  competente. Il comune di Parma, come altri comuni, aveva difficoltà nel rilascio delle carte d'identità e, per ovviare, si è dato una efficiente organizzazione per risolvere il problema. Il risultato è che adesso si riesce ad avere un appuntamento certo a   un mese circa e tutto va poi perfettamente con relativo rilascio.
Vorrei capire perché non si fa lo stesso nelle Questure. Non è possibile che in uno stato moderno i cittadini debbano subire situazioni di questo tipo. I Comuni hanno assunto personale per velocizzare il rilascio delle carte d'identità, se le Questure non possono farlo allora, come si fa in tutte le industrie quando cresce la domanda, in questo caso di servizi, si programmano straordinari.
Parliamo, penso, di personale che non sta nelle strade rischiando  situazioni pericolose, ma di «impiegati con la divisa» seduti vicino ad una scrivania. E' evidente che se le direttive, che a salire, interessano i Prefetti per arrivare al Ministro degli Interni non ci sono, le sole responsabilità sono riconducibili al   Ministro e, solo a questo, vanno addebitate le responsabilità per il «mancato servizio» .

Parma, 1 marzo