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Lettere al direttore

Quanto ci manca Lucio Battisti

di Simone Baldini

12 Settembre 2024, 15:23

Buongiorno direttore,
26 anni fa il 9 settembre 1998 ci lasciava Lucio Battisti, un cantautore che da autodidatta e contro il parere di molti che, dicevano, fosse stonato, rivoluzionò, insieme al grande paroliere Mogol, la musica italiana. Una moltitudine di successi sempre ai primi posti delle classifiche: da «Pensieri e parole» ai «Giardini di marzo», da «Acqua azzurra, acqua chiara» a «Mi ritorni in mente», da «Il mio canto libero» a «“Fiori rosa, fiori di pesco». E poi le splendide poesie che sono «Emozioni» e «Io vorrei… non vorrei… ma se vuoi» e tante altre (e sarebbe bello scriverle tutte). Molte canzoni vennero regalate ad altri cantanti (Bruno Lauzi, Formula 3, per dirne alcuni). Ancora oggi tra YouTube e programmi televisivi si possono rivedere le esibizioni dell’epoca in bianco e nero insieme a un’altra grandissima con cui collaborò tantissimo: Mina che ancora oggi ci regala perle rare. Ed entrambi, a un certo punto, decisero di uscire dal mondo televisivo.
Testi che andrebbero studiati a scuola trovando spazio tra i grandi poeti italiani: Leopardi, D’Annunzio passando per Carducci, Pascoli, Ungaretti e tanti altri.
Perché in fondo la musica è poesia… testi che ti entrano dentro, che se chiudi gli occhi vivi intensamente con le proprie esperienze…a volte scende una lacrima e non puoi fare a meno che esclamare: «Tu chiamale se vuoi… emozioni».
 
Parma, 9 settembre

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