×
×
☰ MENU

Lettere al direttore

Il caso di Vignale: uno sguardo diverso

di Fabrizio Pezzuto

30 Settembre 2024, 09:22

Gentile direttore,
la vicenda di Vignale ha innegabilmente scosso tutti ed in particolare la nostra provincia. Avere la percezione che a pochi chilometri di distanza da Parma si siano consumati due episodi di infanticidio in un clima di apparente normalità colpisce e non può che suscitare reazioni e domande. Sia ben chiaro che la giustizia farà il suo corso e che probabilmente ogni decisione sarà accompagnata da tifoserie, commenti, critiche, dubbi. Penso ai genitori di Chiara e mi domando: che reazione potrei avere al loro posto? Come guardano oggi a loro figlia? Penso al giovane padre che probabilmente percepisce di aver perso qualcuno di cui ignorava l’esistenza e penso a quei due bambini uccisi, e mi domando se la stessa pietà nei loro confronti sarebbe stata loro riservata nel caso in cui la madre avesse abortito, come molti avrebbero consigliato. E, infine, penso a Chiara stessa, una ragazza di poco più di venti anni, sola, travolta dai suoi tragici errori (per i quali pagherà) , ma per la quale non posso pensare che non ci sia una possibilità ulteriore, che non possa incontrare uno sguardo diverso su di lei, che a 22 anni anche per lei non ci possa essere un momento di speranza e di ripresa. Pochi giorni fa, dal palco di piazza Garibaldi, don Claudio Burgio, cappellano del carcere minorile Beccaria, diceva che non esistono ragazzi «cattivi», ma esistono ragazzi che sbagliano, ed esiste un mistero che avvolge la realtà che suscita domande, a cui non sempre si può rispondere, ma davanti a cui ci si può fare compagnia. E sono certo che anche Chiara, il suo moroso, le loro famiglie, potranno avere una nuova possibilità, se incontreranno persone che non li giudichino solo per i tragici errori o per le mancanze.
 
Parma, 27 settembre

© Riproduzione riservata

CRONACA DI PARMA

GUSTO

GOSSIP

ANIMALI