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Lettere al direttore

«Scherpa» e gli angeli del fango

di Antonella Ravanetti

30 Settembre 2024, 09:21

Gentile direttore ,
figura simbolo di questa nuova alluvione in Romagna, é secondo me «Scherpa» al secolo Riccardo Ceroni un anziano agricoltore di 84 anni, di Modigliana, senza denti, ma con una dignità da vendere, protagonista suo malgrado, di un video commovente, che sta impazzando sul web.
Quando affacciandosi, ha visto l'acqua allagare il suo orto, «Scherpa», ha pregato il padre (che aveva perso quando aveva solo 6 anni ) che gli desse «una mano».
Ebbene, non solo è arrivato qualcuno a dargli una mano, ma una «foresta di mani», quelle degli angeli del fango giovani accorsi da tutta la regione, che armati di pale e badili si sono organizzati per alleviare le sofferenze e i disagi degli alluvionati.
«Scherpa», che nella sua vita né ha viste tante, si é commosso, si è tolto il cappello davanti a quei giovani , che lo hanno soccorso e aiutato, in segno di riconoscenza, anche perché lui, anziano e solo, poteva dar loro, ben poco.
Come lui ha detto, i cattivi sono pochi ma hanno molto potere e l'unico modo per stare in pace, é amarsi.
Vedere la gioia negli occhi e nelle parole di questo signore, ha provocato un'ondata di commozione, che non ha lasciato indifferente neanche me, tanto che ho pensato di condividere il mio pensiero, con i suoi lettori.
Una decina di ragazzi , stanchi e infangati, lo hanno ascoltato e alla fine lo hanno abbracciato, come si fa con un proprio nonno, dandogli quell'affetto che forse, da tanto non riceveva.
Alla fine «Scherpa» ha detto che nonostante tutto, quei giorni, erano stati i più belli, della sua anziana esistenza.
E credo che anche quei ragazzi, abbiano ricevuto tanto dal vecchio «Scherpa», una lezione di vita, che difficilmente dimenticheranno.
Il vero regalo, è stato raccontar loro, come ha vissuto, anche se duramente fin da piccolo, quando di soldi in famiglia ce n'erano pochi, ma c'era tanto amore e buona volontà. Il nomignolo « Scherp» cioè«"scarpasson» , gli deriva dal fatto, che la mamma gli comprava scarpe più lunghe del suo numero, in modo che non gli scappassero subito di misura, suscitando a volte le risate dei compagni, ma non si è mai arreso.
Questa storia è talmente bella che sembra uscita dal libro Cuore e dimostra quanto giovani e anziani, abbiano reciprocamente da donarsi per migliorare la propria vita.
 
Parma, 24 settembre

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