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lettere al direttore

San Luca degli Eremitani

lettera al direttore

di Luciano D'Incà

21 Marzo 2025, 15:20

Egregio direttore,
vedo con immenso piacere il rinato interesse per la chiesa convento di San Luca degli Eremitani.
Nei lontani anni 1981/82 feci, su incarico dell'allora comandante del distretto militare, colonnello Antonio Di Cecco, una approfondita ricerca di quello che in quel tempo veniva chiamata «Caserma Passo Buole», sede di un deposito dove svolgevo il mio servizio militare. La mia ricerca sfociò in un articolo che la Gazzetta di Parma pubblicò, mi sembra di ricordare, nel settembre 1982.
Ebbi l'occasione di girare ampiamente all'interno degli edifici che compongono il complesso conventuale, in parte occupati da locali del convitto «Maria Luigia». A proposito, ricordo che uno dei locali del convitto, era ricavato da una bellissima cappella riccamente affrescata. Temo che questi affreschi siano stati poi coperti da vernice, in tempi recenti, quando il convitto adibì il locale a biblioteca. Nel mio articolo comunque è corredato dalla foto di questa sfortunata cappella.
Il convento in origine era dotato di una grande biblioteca ora dispersa, ed era sede di studio per i giovani frati. Una cappella appartenne ai notai di Parma, l'altare che l'adornava dovrebbe trovarsi nella parrocchia di Monticelli. L'ordine religioso era quello degli Eremitani di Sant'Agostino (Agostiniani), che vide tra i suoi monaci anche Martin Lutero.
Non trovai, però, ma la ricerca andrebbe approfondita, segni del passaggio di Lutero per Parma, mentre vi è la sua presenza nel piacentino, durante uno dei suoi viaggi a Roma.
Altri conventi di Agostiniani erano nel nostro Appennino (nel bedoniese e nel bardigiano), luoghi sulla via per Roma e sicuramente ospitarono il frate della riforma.
San Luca è un complesso splendido e vastissimo e spero proprio che venga salvato e rivalutato.

Luciano D'Incà

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