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Lettere al direttore

La prenotazione? Una corsa a ostacoli

lettera al direttore

di Anna Maria Paini

29 Marzo 2025, 16:26

Gentile direttore,
vorrei condividere con i lettori un’esperienza vissuta oggi presso lo sportello prenotazioni della mia Asl, che lascia francamente senza parole.
Mi sono recata di prima mattina, alle 7:40, per prenotare una visita endocrinologica e degli esami specifici per mia madre, 90 anni, come consigliato dal medico. Dopo circa mezz’ora di attesa – c'erano parecchie persone per la modifica del medico di base – finalmente arriva il mio turno.
Allo sportello mi accoglie una signora che mastica gomma con entusiasmo e bocca rigorosamente aperta. Già questo dettaglio, in un contesto sanitario, fa riflettere. Ma il meglio deve ancora venire: alla mia richiesta, mi informa con grande nonchalance che il primo appuntamento disponibile è fissato per marzo 2026. Non un errore, non uno scherzo. 2026. Quando oso chiedere spiegazioni, mi restituisce il foglio senza proferire ulteriore parola.
Capisco le liste d’attesa, capisco le carenze di personale, capisco tutto. Ma non capisco – e non voglio rassegnarmi – alla totale assenza di professionalità e rispetto verso i cittadini, soprattutto se fragili come mia madre.
Tengo però a sottolineare che in passato, presso lo sportello di via Verona, ho sempre trovato operatori gentili, disponibili, attenti a trovare la soluzione migliore per ciascun caso, e persino capaci di dare suggerimenti utili. Segno che la professionalità esiste, quando si vuole esercitarla.
È normale che si debba attendere un anno per un controllo potenzialmente legato a un problema oncologico? È normale che l’atteggiamento allo sportello sia quello dell’indifferenza più totale? È questa la «sanità di prossimità» di cui si parla?
Mi auguro che chi di dovere legga, rifletta… e magari intervenga.

Parma, 26 marzo

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