Aggredita: nessun l'aiuta

Gentile direttore, 
pur se con il rischio di apparire un leone da tastiera, l'episodio dell'aggressione subita da una giovane sul treno per Arcore nell'indifferenza dei presenti non solo lascia parecchio perplessi, ma meriterebbe anche degli approfondimenti. Nel senso che è l'ennesima conferma di quanto la nostra società sia ormai da definirsi «vigliacca».
Ma la vera domanda che ci si dovrebbe porre dovrebbe essere però ben più diretta: ma noi italiani «vigliacchi» lo siamo sempre stati, lo siamo diventati o ci hanno portato ad esserlo? È ormai indubbio che qualcosa sia o stia venendo a mancare nel nostro tessuto sociale e comportamentale. L'aver assistito passivamente all'aggressione di una donna che solo grazie all'utilizzo di uno spray urticante (...  ri-vigliaccamente persino criticata per questo dai presenti spettatori assenti!!!) è riuscita a limitare le conseguenze non è forse la spia evidente di un qualcosa che non funziona più?
Ma per quale motivo? Per appunto, nostra pregressa indole socio-cuturale, per mancanza di coraggio del singolo astante o, ma questa sarebbe la peggior «giustificazione», paura delle conseguenze? Intendendo per conseguenze non quelle fisiche ma giuridiche.
Visto che oggi come oggi intervenire anche solo a difesa di un torto può diventare oggetto di interpretazioni e disquisizioni, ma andrebbero meglio definiti ormai come onanismi, di carattere giuridico-costituzionale? 

Noceto, 8 novembre