Negozi scomparsi a Medesano

Gentile direttore, uscire la sera o nel tardo pomeriggio per passeggiare per il paese di Medesano, se non ci si ferma in qualche bar per bere qualche cosa in un attimo il tempo passa breve.
Non c’è nulla. Pochi negozi il resto tutto chiuso da tempo. Anche la passeggiata che un tempo si poteva allargare ai vari bar, si è ristretta. Due da tempo sono chiusi. Ed erano per così dire storici ritrovi.
Personalmente mi assale una tristezza e se non trovo qualche amico con cui chiacchierare torno subito a casa.
Ho 62 anni e il paese come era un tempo lo ricordo bene. Molte attività commerciali aperte, gente per le strade. Ora addirittura la gente dopo cena ,in particola durante il periodo invernale non esce.
Dove andrebbe? I locali sono pochi e verso le 22 se non prima per loro è coprifuoco e quasi sempre chiudono. Si dice crisi della Montagna ma Medesano (capoluogo) non è montagna.
La situazione è anche peggiore di alcuni comuni dell’Appennino. Siamo diventati un dormitorio. Al mattino svegli e ci riversiamo verso Parma ok comuni limitrofi per il lavoro. Alla sera ritorno e ci si chiude in casa. L’aspetto singolare è che la frazione di Felegara è ben più viva. Al mattino c’è una pasticceria e se devi fare il «pieno» alla macchina ci sono due distributori.
Medesano ora non ha più nemmeno un distributore. Ma poi Felegara ha anche il calzolaio e altre attività commerciali che Medesano non ha. Medesano è deserto commercialmente e questo ha portato in alcuni aspetti della vita sociale a delle trasformazioni. Per fortuna è forte l’associazionismo, ma un paese non deve essere solo quello.
Non ci si può solo ritrovare in un'associazione o gruppo per fare socialità. Rimpiango il mio paese che non c’è più. Io non perdo la speranza e serbo in me sempre la speranza di un «miracolo» e che qualche cosa cambi. Siamo il primo paese di collina e il Paese potrebbe offrire tanto. Purtroppo è un condizionale.

Medesano, 14 dicembre