lettera al direttore
Lettera al direttore
Gentile direttore, come docenti del liceo intitolato a Giacomo Ulivi, fucilato dalle Brigate Nere il 10 novembre 1944, intendiamo esprimere tutta la nostra indignazione di fronte all’atto vandalico che ha colpito la dedica murale alla memoria di Maria Virginia Fereoli, vittima di femminicidio, imbrattata con scritte di matrice fascista. È un’offesa doppia e gravissima: alla memoria di una nostra studentessa barbaramente uccisa e ai valori fondanti della nostra comunità.
La nostra scuola porta il nome di chi ha pagato con la vita la scelta di opporsi all’oppressione. L’antifascismo non è uno slogan, ma un dettato costituzionale e un lascito morale che si traducono nel rifiuto di ogni violenza, discriminazione e negazione dell’altro. Colpire una dedica che vuole essere memoria ed impegno contro il femminicidio significa colpire il cuore stesso di questi valori. Condanniamo questo gesto e pretendiamo che non venga minimizzato.
Chiediamo che le istituzioni, la cittadinanza e il mondo dell’informazione si uniscano in una risposta chiara e univoca: la memoria non si imbratta, l’odio non deve trovare spazio nelle nostre scuole e nella nostra città. La dedica sarà presto restaurata ma sappiamo che non saremo in grado di impedire che l’oltraggio si ripeta da parte di chi sfrutta vigliaccamente la notte per le sue imprese. Possiamo, però, impegnarci nel nostro lavoro quotidiano per trasformare l’indignazione in responsabilità e per creare vere occasioni di confronto e di crescita civile. E lo faremo in nome e per conto di Giacomo Ulivi, di Maria Virginia Fereoli e dei tanti nostri studenti e studentesse che reclamano una società più democratica, più giusta, più umana.
Parma, 15 dicembre
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