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lettere al direttore

Vacanze e compiti, evitare sovraccarichi

Lettera al direttore

Lettera al direttore

di Davide Cabassa

31 Dicembre 2025, 18:31

Egregio direttore,
da insegnante di scienze umane e padre di due adolescenti, vorrei sottoporre all’attenzione dei suoi lettori una riflessione sul tema dei compiti assegnati agli studenti durante le vacanze scolastiche, in particolare quelle natalizie.

La Convenzione Onu sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, ratificata anche dall’Italia, riconosce all’articolo 31 il diritto dei minori al riposo, al tempo libero e alle attività ricreative, elementi essenziali per uno sviluppo equilibrato.
Pur non facendo riferimento diretto alle vacanze scolastiche, questo principio richiama l’importanza
di garantire ai ragazzi momenti reali di pausa dallo studio.
Anche il Ministero dell’Istruzione invita a un uso responsabile e proporzionato dei compiti, nel rispetto dell’autonomia scolastica e del benessere degli studenti, evitando carichi eccessivi nei periodi di sospensione delle lezioni. Su questo punto si inseriscono anche le riflessioni di numerosi psicologi dell’età evolutiva, secondo i quali vacanze prive di un autentico tempo di riposo possono risultare controproducenti. Studi e posizioni diffuse in ambito psicologico evidenziano che il recupero psicofisico è fondamentale per l’apprendimento, mentre carichi eccessivi di compiti durante le vacanze possono aumentare stress, ansia e demotivazione, senza reali benefici sul piano educativo. Il tempo libero, il gioco, la vita familiare e le attività scelte autonomamente non rappresentano una perdita di tempo, ma una parte integrante dello sviluppo cognitivo ed emotivo di bambini e adolescenti. Il punto, dunque, non è stabilire se i compiti per le vacanze siano giusti o sbagliati in assoluto, ma interrogarsi sul loro equilibrio. Quando il lavoro assegnato occupa gran parte del periodo di vacanza, si rischia di svuotare di significato quel tempo che dovrebbe servire anche a recuperare energie, coltivare interessi personali e rafforzare le relazioni.
Aprire un confronto su questo tema significa riflettere su una scuola che non rinunci alle sue finalità educative, ma che sappia coniugare l’apprendimento con il rispetto dei diritti e del benessere degli studenti.

© Riproduzione riservata

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