E’ caduto alle 10,30 di ieri, il muro di scatole posizionato all’ingresso del liceo Bertolucci dagli studenti della scuola. L’atto simbolico è stato ideato per celebrare i trent’anni della caduta del muro di Berlino ed è avvenuto in contemporanea anche al liceo Ulivi, dove il muro era stato innalzato nell’atrio della scuola.
Era il momento culminante sul percorso di riflessione sui muri di ieri e di oggi - materiali e non - condotto dal gruppo di docenti e studenti che hanno aderito al programma «Io ho cura», lanciato dalla rete delle scuole per la pace. «I muri dividono, isolano, separano, creano un’illusione di sicurezza, ma in realtà generano conseguenze devastanti - hanno affermato gli studenti, prima di abbattere il proprio muro - dall’esclusione sociale alla paura, dall’indifferenza al pregiudizio, dall’intolleranza alla violenza. Ricordare la caduta del muro del Berlino è un momento simbolico per riflettere sulle separazioni di oggi - visibili e invisibili - e su come le stesse debbano essere abbattute».
Sul “muro” erano presenti anche alcuni cartelloni che riportavano comportamenti da «abbattere»: cinismo, intolleranza, razzismo, individualismo, indifferenza e bullismo.
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